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Ambiente, così i fondali di Porticello sono stati liberati da una gigantesca rete da pesca

Una operazione resa possibile dall’intervento della società Arca Fondi Sgr, della divisione sub di Marevivo e della Banca Agricola Popolare di Ragusa

Un agglomerato di reti da pesca con un'estensione di oltre 600 metri sono state estratte dai fondali di Porticello grazie all’intervento della società di gestione fondi Arca Fondi Sgr, la divisione sub di Marevivo e la Banca Agricola Popolare di Ragusa.

L’ecosistema marino della frazione del comune di Santa Flavia era minacciato da tempo da una presenza più che ingombrante a poco meno di un miglio dall’uscita del porto: a oltre 20 metri di profondità e a un passo da una importante area archeologica, le reti abbandonante avevano creato un vero e proprio isolotto in fondo al mare. Un rischio enorme per i pesci, che spesso e volentieri rimangono intrappolati andando incontro alla morte.

Un rischio enorme anche per l’ambiente: con il tempo, le reti in nylon si sminuzzano in piccoli pezzi generando microplastiche che vengono ingerite dagli animali oppure vengono trasportate via dalle correnti. Arca Fondi Sgr, dunque, da sempre attenta alle tematiche ambientali, ha deciso di intervenire e inserire Porticello nel progetto Arca Fondi Blue Leaders: «Abbiamo un fondo - ha spiegato il responsabile marketing di Arca Fondi Sgr, Andrea Garino -: il Blue Leaders, appunto, che investe nelle aziende che hanno una maggiore attenzione alla salvaguardia dei mari. Ma abbiamo deciso di intervenire sul territorio con progetti concreti».

«Siamo molto sensibili a questo tema - sottolinea Giuseppe Brandaleone, responsabile della pianificazione commerciale di Arca Fondi Sgr -. Siamo contenti di aver seguito questa iniziativa anche con la Banca Agricola Popolare di Ragusa, che ha valori identici ai nostri».

La capitaneria di porto, guidata dal comandante Alessandro Barra, ha subito dato l’ok alle operazioni e seguito con attenzione il lavoro della divisione sub di Marevivo che ha riportato alla luce il rifiuto che si trovava su un posidonieto, «una vera e propria foresta - ha spiegato Massimiliano Falleri, responsabile della divisione - che riesce a fornire il 50% dell’ossigeno che respiriamo». Entusiasti l’Ad di Banca Agricola Popolare di Ragusa, Saverio Continella e Simone Bini Smaghi, vicedirettore generale di Arca Fondi Sgr: «Le attrezzature da pesca costituiscono la maggior parte di rifiuti dei nostri mari - hanno detto - Il recupero della rete a Porticello rappresenta un significativo contributo per il progetto Arca Blue Leaders».

Presente anche l’assessore alla Pesca del Comune di Santa Flavia, Giuseppe Miceli: «Sono contento - ha detto - che ciò avvenga durante il primo giorno di scuola dei ragazzi. Dobbiamo partire da loro per cambiare la mentalità». Banca Agricola Popolare di Ragusa, da sempre attenta alle questioni ambientali dell’Isola, ha assicurato che «continueremo nei prossimi mesi questo tipo di attività - ha detto Domenico Saraceno, responsabile marketing e comunicazione di Agricola Popolare di Ragusa - con la partecipazione attiva dei dipendenti e dei clienti della banca. Noi crediamo che una banca di territori come la nostra abbia una responsabilità sociale verso la comunità in cui opera tesa allo sviluppo del valore sostenibile».

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