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Festino di Santa Rosalia tra presente e futuro, scelto il logo dei 400 anni

Per l’edizione del 2024 a vincere il contest è stato Massimiliano Serrago, un sindacalista

La città ha scelto, il logo del Festino più atteso, il quattrocentesimo – l’anno Rosaliano è già iniziato – sarà leggero, morbido, con una punta di rosanero. L’immagine della Santa bambina con pochi tratti stilizzati su un medaglione bianco, la scritta Rosalia riprende caratteri barocchi, con una rosa che si insinua leggera, come anche le immagini di Montepellegrino; attorno, il tema «Rosalia, pellegrina di speranza». L’ha ideata un sindacalista, lontano dal mondo della comunicazione: Massimiliano Serrago, 43 anni, lavora alla Cisl, è laureato in Scienze della Comunicazione ma fa altro nella vita. Insomma, non è un creativo, ma il suo logo è piaciuto al popolo social: l’Arcidiocesi aveva lanciato nei mesi scorsi un contest per scegliere l’immagine del Festino del Quattrocentenario, poteva partecipare chiunque, anche i non professionisti. E Serrago ci ha provato, il suo logo è arrivato in finale, fra i tre selezionati dalla commissione del comitato diocesano (presieduta da Giuseppe Oliveri, vicario generale dell’arcidiocesi), che ha esaminato 38 proposte giunte dalla città. Le tre immagini selezionate sono stati poi votate sui social. E ha vinto Serrago, il suo logo sarà mostrato sabato, nel corso della presentazione ufficiale del Festino, dinanzi all’arcivescovo.

L’immagine è quasi una carezza alla città, un modo anche per alleggerire la Santuzza del peso grave di celebrazioni goffrate dell’anno giubilare Rosaliano. «Il logo parte dall’abbraccio della lettera R di Rosalia con il 4 che è il numero dell’anniversario - spiega Massimiliano Serrago -, il viso dolce della Santa è quello dell’opera del Velasco nella cappella in Cattedrale; dal nome, Rosalia, affiorano i simboli iconografici, la croce, il Monte e la cattedrale».

Serrago non è un creativo, ma ama disegnare. «Sono molto devoto alla Santa, amo Palermo e mi piaceva l’idea di partecipare ad un contest che restasse negli anni a venire. Quando mi sono trovato in finale, non ci credevo: gli altri due loghi sono molto belli, ma credo che il mio provochi empatia e lo sappiamo, su Facebook vinci se ottieni più interazione».
E il logo di Serrago ha vinto facilmente, con più del 50 per cento dei like. «Ci saranno critiche, anzi già ci sono, non è il classico lettering semplice, ma ho voluto pensare a qualcosa di più barocco, vicino alla tradizione del Festino settecentesco. E poi, volete mettere… il piacere di poter dire, “mi lego al Festino, c’ero anche io”».

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