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Dalla salute al clima, nell’ex Roosevelt di Palermo progetti di ricerca e innovazione

Allo Steri di Palermo la presentazione dell'Healthy planet center

Nel bene demaniale dell’ex complesso del Roosevelt nasce il primo Healthy planet center. Frutto della sinergia tra Arpa Sicilia e Università, rappresenterà uno spazio open science nel quale l'ateneo e l’Agenzia regionale per l’ambiente potranno scambiarsi dati e conoscenze da applicare ai progetti sui temi di biodiversità, salute, ambiente e clima: «Grazie alla nascita di questo centro - afferma il rettore Massimo Midiri - l’Università avrà la possibilità di accompagnare i processi di transizione industriale e tecnologica delle imprese e delle filiere regionali nel settore della salute e dell'ambiente».

A guidare questa rivoluzione saranno i progetti di innovazione, ricerca e sviluppo sperimentale. La grande novità sarà rappresentata anche dalla presenza di un ufficio dedicato al trasferimento tecnologico per il monitoraggio dell’ambiente attraverso la creazione di sensoristica e applicazioni per smartphone di nuova generazione dedicati all’osservazione e alla raccolta dati sullo stato dell’ambiente e della salute dell’uomo. «In questo centro la salute verrà intesa in senso olistico - spiega Midiri -. Ad esempio, i nostri professori e i biologi di Arpa si dedicheranno all’epidemiologia ambientale, lo studio del mare, gli inquinanti. Il tutto all’interno di laboratori totalmente nuovi e tecnologicamente avanzati dedicati allo studio dei vari temi».

L’obiettivo è l’orientamento delle imprese dei vari settori, anche grazie alle partnership pubbliche e private destinate al sostegno delle attività di ricerca e sviluppo: «Puntiamo a diventare un centro di riferimento non solo in ambito regionale ma anche nazionale - ha proseguito Midiri -, fornendo anche grandi competenze e cultura adatta ai decisori politici, che dovranno poi applicare le scelte».

«Il centro contribuirà a rendere la nostra agenzia una struttura regionale più forte, autorevole e credibile entro il 2026 - ha dichiarato Vincenzo Infantino, direttore di Arpa Sicilia -. Sarà un luogo dove implementare strumenti, tecnologie, competenze, infrastrutture e professionalità grazie al coinvolgimento di docenti, ricercatori e tecnici». La ricaduta sul territorio sarà importantissima: «Questo centro avvicinerà gli studenti al mondo dell’imprenditoria in questi settori - sottolinea Midiri -, i ragazzi che entreranno potranno fare esperienza direttamente all’interno di questi laboratori per poi portarla in altre aziende del settore. Ci sono tante aziende interessate ad un personale locale che abbia grandi competenze e il centro può fornirgliele».

L’Health planet center è stato finanziato da Unipa grazie alla spesa di 128 milioni attinti dal fondo del Pnrr e 15 milioni, invece, sono arrivati da Arpa, che ha utilizzato alcuni fondi provenienti da Mise, dal ministero della Salute e dal ministero dell’Ambiente: «Abbiamo sinergizzato i fondi - ha spiegato la dottoressa Laura Leonardis, project manager di Unipa - consentendo un’ottimizzazione delle somme pubbliche, come richiesto anche dallo stesso Pnrr».

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