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Palermo, l'appello di padre Garau: «I presidi adottino giovani di talento dalle periferie»

La scuola è aperta a tutti. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Questo è l’articolo 34 della Costituzione italiana e affinchè trovi reale concretezza padre Antonio Garau, parroco di San Paolo Apostolo a Borgonuovo, chiama a raccolta tutti i dirigenti scolastici dei licei della città con il progetto “Vivere per sognare” dell’associazione Giovani 2017 3P Onlus.

Chiede ai presidi di adottare un giovane dei quartieri periferici, privo di mezzi economici, ma con talento e voglia di studiare e seguirlo nei cinque anni di liceo, organizzando cene solidali e momenti conviviali che diventano strumenti di raccolta fondi.

"Aprite le porte dei licei ai giovani meritevoli dello Zen, dello Sperone e degli altri quartieri periferici – dice il parroco di San Paolo Apostolo a Borgonuovo -. Doneremo loro borse di studio che permetteranno loro di diplomarsi e realizzare i loro sogni di vita e professionali. Possiamo aiutare i ragazzi segnalati dalle scuole dei quartieri periferici che desiderano frequentare il liceo dopo la terza media. Tantissimi giovani sono obbligati a scegliere le scuole professionali perché i genitori non riescono a coprire le spese e garantire l’acquisto dei libri e del materiale didattico necessario. I ragazzi saranno seguiti personalmente e dovranno impegnarsi ad essere promossi ogni anno. Vogliamo sensibilizzare la società civile - conclude padre Garau - a sposare la solidarietà ai giovani nel trentennale dell'uccisione di don Pino Puglisi. Uniamo tutte le nostre forze e se ognuno fa qualcosa...faremo felici tanti ragazzi della nostra meravigliosa città”.

Il primo ad accogliere l’invito di padre Garau è stato Vito Lo Scrudato, preside del liceo classico Umberto I. “Andremo incontro ai ragazzi e alle ragazze meritevoli e alle loro famiglie, a partire dal prossimo anno scolastico, esonerandoli dal pagamento delle tasse e fornendo loro i testi gratuitamente – spiega il preside -. L'adesione al progetto di padre Garau significa per me e per l'Umberto I accettarne integralmente la modalità procedurale: sottoscrizioni e formazione di borse da far gestire all'associazione. Invito i miei colleghi degli altri licei ad aderire. Non è difficile. È alla portata delle nostre scuole e possiamo fare un’azione sociale poderosa. Possiamo rendere possibile la realizzazione di formazione, di professione e di vita di questi ragazzi che non hanno mezzi economici ma possono sviluppare competenze eccellenti”.

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