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Palermo, dalla Iena alla nonnina: vaccino e aperitivo per tutti

Prima giornata al Foro Italico: si immunizzano i ragazzi della movida, ma anche i più anziani ne approfittano. E Cristiano Pasca tira la volata. Stasera si replica

Da sinistra Fabrizio e Alessandro Tumminia, Francesca Scarpulla e Gabriella Scalzo
Da sinistra Fabrizio e Alessandro Tumminia, Francesca Scarpulla e Gabriella Scalzo

«Ho una paura maledetta». Lo ripete spesso Cristiano Pasca, prima e dopo il vaccino. Si spaventa dell’ago, eppure è lì, a dare l’esempio, a farsi iniettare la seconda dose del Pfizer sul comodo ghiaietto del Nautoscopio, un angolo di città sospeso fra la terra e il mare, là dove il Foro Italico cede il passo all’ampio curvone della Cala. Cristiano oggi ha 43 anni ed è un volto noto delle Iene, inviato, attore, regista, autore e conduttore.

Quando ha saputo della nuova iniziativa varata dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid - l’Aperivax, nato per coinvolgere i giovani della movida, tanto refrattari all’immunizzazione - ha chiamato l’amico Tiziano Di Cara, uno dei fondatori del Nautoscopio che più di dieci anni fa nel suo Palab offriva un palcoscenico alle Malerbe, il gruppo con il quale Pasca si è affermato in città prima che il suo successo travalicasse i confini della Sicilia. Ma Pasca resta un palermitano purosangue («della via Montalbo», sottolinea) e per il vaccino ha scelto la sua città. Prima dose alla Fiera, seconda in riva al mare.

«Dobbiamo vaccinarci tutti, se vogliamo veramente lasciarci alle spalle questo terribile periodo. E penso ai tanti teatranti, compreso chi lavora dietro le quinte, che da troppo tempo sono fermi», dice Pasca, scrutando l’orizzonte marino.

Dalle 18 alle 24

La scenografia invoglia il pubblico a vaccinarsi. Anche oggi il camper della Protezione civile resterà lì per incrementare il numero di immunizzati. Dalle 18 alle 24. Ieri il debutto dell’Aperivax, che sarà replicato in altri locali, soprattutto sulla costa, anche fuori dalla città. Al Nautoscopio si va avanti senza fretta. Prima i dipendenti del locale e i loro familiari che si erano pre-registrati. Poi tocca ai clienti - la prima in assoluto si chiama Claudia e scappa davanti al taccuino - che possono comodamente inquadrare il Qr-code ed entrare così nel sito dell’Asp e compilare il modulo elettronico, restando comodamente al tavolo ed evitando code e assembramenti. Una mail dà notizia che è arrivato il suo turno e così il paziente può avvicinarsi al camper per l’amamnesi, prima di ricevere il vaccino. Prima dose o seconda. In quest’ultimo caso il sistema verifica che la somministrazione avvenga entro il periodo indicato.

Immuni a tutte le età

Molti i giovani, ma a sorpresa spunta una candidata con tante primavere in più. La signora Francesca Scarpulla ha 87 anni, non è qui per uno Spritz in spiaggia, ma perché finalmente ha vinto le paure e si è decisa a vaccinarsi. «È giusto farlo», dice. Ed è così la sua prima dose, in un luogo gradevole, con il compiacimento dei familiari che l’accompagnano, il figlio Alessandro Tumminia con la moglie Gabriella Scalzo e il loro figlio Fabrizio, di appena 19 anni. Ne ha solo uno in più Anastasia Tarantino, studentessa di Economia aziendale che sfrutta l’Aperivax per la seconda dose.

«Perché dicono che noi ragazzi non crediamo nel vaccino? I miei amici l’hanno fatto tutti», dice. Ma non è così per tutti. Lo spiega Tancredi Lo Presti, referente sanitario dell’hub vaccinale: «Questa iniziativa innovativa - dichiara - nasce proprio dalla volontà di immunizzare i giovani, che sono fra le categorie che finora hanno resistito».

L'organizzatrice dei casting

Non ci ha pensato su un secondo invece Marta Mancuso, nome noto nel settore del cinema, che organizza casting a Palermo e non solo. «Dovevo andare in Fiera per la seconda dose - racconta - ma per me è scomodo, abito qui vicino. Quando ho saputo dell’Aperivax al Nautoscopio mi sono lanciata subito». E altrettanto ha fatto Alice Lo Iacono, trentaquattrenne dì Monreale che vive a Roma, dove da quattro anni e mezzo lavora in una multinazionale informatica. «Trascorrerò l’estate in Sicilia - racconta - e allora ho preferito fare qui il vaccino. Oggi la prima dose, approfittando di questa iniziativa organizzata così bene».

L'appello di Fabrizio dei Sansoni

Così bene che davanti al camper passa un altro attore, Fabrizio dei Sansoni. Lui è già vaccinato, ma un video per sponsorizzare la causa lo registra volentieri: «Fatevi un aperitivo e di passaggio un’iniezione. Così domani saremo più tranquilli». Lo ascolteranno tutti? Chiedo per un amico...

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