Il Gonzaga di Palermo è un Campus al centro del Mediterraneo, capace di offrire un’opportunità di istruzione e formazione culturale internazionale di alto livello unica nel Sud Italia.
Importante novità è la possibilità di conseguire un Diploma IB, un titolo finale di studio valido in tutto il mondo attraverso un corso di studi internazionale, con una originale metodologia, sintesi tra la filosofia del Baccalaureato Internazionale (IB) e la pedagogia ignaziana, centrata sulla cura della persona e dei talenti del discente per il servizio nel mondo.
Il Diploma IB (Diploma Programme) è un programma autonomo, che all’ISP (International School Palermo) corrisponde all’ultimo biennio di un liceo quadriennale e che è accessibile, con alcuni requisiti di possesso della lingua inglese, da parte di studenti liceali italiani che hanno terminato il III anno delle nostre scuole superiori.
Il Diploma IB, autorizzato il 5 giugno scorso dall’International Baccalaureate Organization (IBO), è l’unico nel Meridione ed è oggi universalmente riconosciuto come un programma di eccellenza che consente l’ingresso in tutte le maggiori università italiane e del mondo col massimo del punteggio. Al Gonzaga-ISP viene assicurato il corso di studi equipollente in Italia al liceo scientifico e al liceo delle scienze umane.
Si tratta del completamento di un percorso scolastico, quello dell’ISP, che dall’infanzia al diploma conta ad oggi circa 190 allievi italiani e stranieri, mentre ad affrontare l’ultimo biennio sono 15 ragazzi e ragazze di diverse nazionalità (Filippine, Sri Lanka, Stati Uniti, Germania, Brasile), che contribuiscono a fare del Gonzaga un Campus con un respiro culturale internazionale. «Siamo felici di poter offrire alla città e all’intera Sicilia una proposta culturale di così alto livello, al servizio dell’integrazione fra le culture» osserva padre Vitangelo Carlo Maria Denora, direttore generale dell’Istituto Gonzaga-Isp.
Nella prospettiva del Campus la scuola rinnova e rilancia anche altri percorsi liceali: il liceo scientifico sportivo, il liceo scientifico STEM (Science, Tecnology, Engineering, Mathematics), oltre al tradizionale classico (anche quadriennale) e scientifico.
Una scuola insomma che offre ulteriori segnali di rinnovamento, ritagliandosi un ruolo centrale del panorama cittadino, anche per la posizione strategica di quest’istituto che da cento anni contribuisce alla formazione dei giovani perseguendo in modo particolare la “cura personalis”. Nella fase di ripresa post-pandemia, la scuola deve assumere una nuova centralità, avendo a cuore il tema fondamentale dell’ecologia ed un rapporto sempre più dinamico con la città.
Il nuovo Campus Gonzaga è pronto per accogliere i propri studenti e i ragazzi della città, offrendo spazi che garantiscano sicurezza. Un progetto che ricorda il modello americano universitario, ma che affonda le radici nel mondo greco, si può passeggiare nei viali vivendo un’esperienza intensa di educazione. «Quella che viviamo è una chiamata al rinnovamento, con fiducia, speranza e grande senso di responsabilità – sottolinea padre Gianni Notari, presidente del consiglio d’amministrazione del Gonzaga - Il nostro progetto è quello di accompagnare ciascuno studente nel suo cammino didattico ed educativo, mettendo al centro la sua persona, perché possa usare i suoi talenti a servizio di un mondo migliore. Stiamo progettando la fase 2, con ipotesi di distanziamento sociale e di strumentazione di sicurezza. I nostri spazi sono una grande opportunità».
Prudenza e audacia sono le parole d’ordine per ripartire. «Metteremo a disposizione tutte le misure di sicurezza che la pandemia ci richiede, garantiremo osservanza dei protocolli, dispositivi e mascherine e distanziamento. Ma, consapevoli di queste nuove condizioni e misure – sottolinea padre Denora - vogliamo portare avanti il nostro progetto a partire dai punti forti della nostra scuola. Gli spazi verdi possono diventare nuovi ambienti educativi, dove svolgere attività, organizzare aule all’aperto per una scuola che guadagna un nuovo rapporto con la natura, potenziando la dimensione ecologica, e con la città. Già in questo mese di giugno cominceremo con i più piccoli, riattivando un’attività ludica di contatto, di incontro, tra gruppi di compagni con le maestre, ma stiamo avviando anche proposte sportive e per i bambini più grandi».
Il grande sforzo compiuto in questi mesi con la didattica a distanza offre inoltre un’occasione per continuare nella direzione di una didattica interattiva, con un utilizzo sapiente della tecnologia. «Avremo una copertura wi-fi dell’intero Campus per potere usare ogni spazio per la didattica – aggiunge padre Denora – ma cureremo particolarmente la formazione dei docenti alle tecnologie e alla didattica digitale. Anche la nostra biblioteca diventerà digitale».
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