Nuovi laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia cardiaca al Giglio di Cefalù. Con un investimento di 1,5 milioni di euro, la Fondazione ha rinnovato i laboratori dedicati ad Aldo Naro, giovane medico il cui sogno di diventare cardiologo è stato spezzato il 14 febbraio 2015, a soli 25 anni, nel corso di una serata in un locale di Palermo, dotandoli delle più innovative tecnologie che consentono interventi non solo in campo cardiologico ma anche in radiologia interventistica.
Presenti tra gli altri all’inaugurazione, che si è tenuta stamani, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e gli assessori regionali Ruggero Razza (Salute), Roberto Lagalla (Istruzione), Toto Cordaro (Ambiente) e Bernardette Grasso (Enti locali). "Il Giglio di Cefalù - ha detto il presidente Nello Musumeci - è una perla ospedaliera che lavora con grande impegno sulla qualità con un altissimo spessore del personale sanitario e non. La Regione guarda con grande attenzione a questa struttura".
L'unità operativa di cardiologia, centro HUB nella rete per il trattamento dell’infarto in Sicilia, è diretta da Tommaso Cipolla, mentre, la responsabilità del laboratorio di emodinamica è affidata a Mariano Becchina e del laboratorio di elettrofisiologia a Gabriele Giannola.
"Possiamo oggi ampliare l’offerta terapeutica con interventi di complessità superiore riaspetto agli attuali", ha sottolineato Cipolla. Il laboratorio di emodinamica è stato dotato di un agiografo digitale, di ultima generazione, che consente l’esecuzione di procedure cliniche innovative e di migliorare quelle tradizionali offrendo anche una migliore risoluzione delle immagini, anche in 3D, in grado di rilevare più dettagli clinici. E’ stato rinnovato, nella sua totalità, anche il laboratorio di elettrofisiologia cardiaca.
"Il futuro della Fondazione Giglio - ha aggiunto l’assessore Razza - è di proseguire nel processo di rinnovamento avviato. Deve, oggi essere calamita d’intelligenze per far tornare in Sicilia chi è andata all’estero. La sfida si deve vincere qui". Razza ha anche sottolineato che "dal 1 gennaio del 2018 sono stati oltre 1400 i giovani rientrati in Sicilia".
"Nel 2019 - ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano - abbiamo messo in cantiere investimenti per 18 milioni di euro per rinnovare e ampliare, dopo 15 anni, il parco tecnologico dell’Istituto per dare cure adeguate ai nostri pazienti e attrarre nuove professionalità".
Una targa dedicata al giovane Naro è stata scoperta all’ingresso del reparto di cardiologia. "Abbiamo voluto dare continuità - ha aggiunto Albano - al sogno di un giovane medico che sin da piccolo voleva fare il cardiologo e che è stato strappato alla vita e ai suoi cari".
"Aldo e la sua memoria - ha detto Rosario Nario, padre di Aldo - vengono onorati con questa prestigiosa intitolazione. Ad Aldo viene restituita dalla società civile la dignità calpestata da una incomprensibile violenza che ha dovuto subire il 14 febbraio di 5 anni fa".
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