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Creazione di una rete di giovani italiani all'estero, incontro a Palermo

Più di cento giovani italiani provenienti da tutto il mondo sono da oggi a Palermo per confrontarsi e costruire una rete globale che rappresenti i loro bisogni e desideri. L’iniziativa è del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e i partecipanti sono stati selezionati dai Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) e dalle Consulte regionali per l’emigrazione aderenti all’iniziativa.

Per il 60%  si tratta di ragazzi italiani all’estero di seconda e terza generazione, per il 40% di nuova emigrazione. Il via ai lavori questo pomeriggio nella Sala Onu del Teatro Massimo che si trasformerà in un grande planisfero su cui i partecipanti si disporranno per far capire subito chi viene da dove.

A partire da ciò, i 115 ragazzi si organizzeranno in gruppi di lavoro per descrivere il profilo dell’italiano oggi nel loro paese – cosa fa, cosa sa e che rapporti ha con l’Italia – per poi presentarsi agli altri gruppi ed iniziare a costruire una rete di proposte e relazioni tra loro.

I lavori dureranno tre giorni e mezzo: per due giorni saranno applicate varie tecniche innovative partecipative per fare emergere speranze e progetti; un giorno di formazione verrà dedicato ad approfondire con l’aiuto di esperti temi caldi per i giovani italiani all’estero quali la ricerca, lavoro e mobilità, le famiglie expat, che rapporto manteniamo con le nostre radici e la sua cultura e su come essere ambasciatori nel mondo del nostro patrimonio artistico, che cosa si intende per “soft power”, la rappresentanza degli italiani all’estero; infine, venerdì mattina sarà dedicato al confronto con  le istituzioni e a darsi degli obiettivi di lavoro e di impegno sia per rendersi protagonisti del futuro dell’Italia  che per diventare attivatori, nei territori di provenienza, di coinvolgimento e informazione per tutta la comunità.

Tra l’altro, in anteprima nazionale, durante il Seminario verrà presentata la prima indagine sull’impatto economico della mobilità giovanile sulle famiglie italiane curato da AltreItalie e Makran-mammedicervellinfuga.com. Oltre che al Teatro Massimo, dove i delegati martedì sera potranno anche assistere alla prova generale dell’Idomeneo di Mozart, i lavori proseguiranno poi mercoledì al Teatro Santa Cecilia, mentre gli atelier tematici di giovedì si svolgeranno presso la Sala della Biblioteca comunale,  la Galleria d’Arte Moderna, la Sala dell’Archivio comunale, il Teatro Garibaldi e nella Sala Piersanti Mattarella dell’Ars, conclusione dei lavori infine venerdì mattina nella Sala delle Capriate dello Steri.

Benché riservato ai delegati, sarà possibile per tutti seguire i lavori tramite il sito www.seminariodipalermo.it dove è pubblicato anche in dettaglio il programma dell’evento.

“Il Seminario di Palermo arriva nel decennale della Conferenza Mondiale dei Giovani, che nel dicembre del 2008, sempre per iniziativa del CGIE, portò a Roma 400 delegati da tutto il mondo” ha ricordato  Michele Schiavone, Segretario Generale del CGIE, un’istituzione composta di 43 volontari eletti in tutti i paesi dove è insediata una comunità di italiani, a cui si aggiungono 20 membri di nomina governativa.

“Da inizio febbraio abbiamo coinvolto tutti i ragazzi tramite videoconferenze preparatorie e tramite questionari per incoraggiarli ad un massimo impegno e spiegare loro il potenziale di questa iniziativa” ha spiegato Maria Chiara Prodi, presidente della Commissione “Nuove migrazioni e generazioni nuove”, che da tre anni lavora al progetto.

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