PALERMO. Un vecchio certificato di battesimo e un nome portato per appena tre mesi di vita: sono bastate queste poche informazioni a rivelare a Sabrina Anastasi di avere una gemella.
Messe al mondo e lasciate alla Real Casa dell'Annunziata di Napoli, istituto in cui venivano accolti gli orfanelli, le due sorelle hanno condotto vite separate per oltre quarant'anni, ignare l'una dell'esistenza dell'altra.
Fino a quando Sabrina, nata a Napoli ma adottata ancora in fasce da una coppia palermitana, inizia le ricerche per conoscere la sua madre biologica. Un lungo iter, iniziato qualche anno dopo la nascita della sua primogenita e non ancora concluso.
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