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Cani liberi di scorrazzare: nasce alla Favorita una zona sgambatura

PALERMO. L’Amministrazione comunale di Palermo si è attivata, in sinergia con la Consigliera Federica Aluzzo - che segue da tempo le tematiche relative a diritti degli animali - per creare una zona sgambatura cani nel Parco della Favorita dietro il giardino dedicato da poco a Vincenzo Florio, ex case Rocca, meta di tanti sportivi, famiglie con bambini e anche di animalisti che si ritrovano ogni giorno lì, per concedere ai propri cani la possibilità di correre all’aria aperta.

Dopo un lungo lavoro insieme agli animalisti che frequentano il posto e diverse riunioni con il settore Ville e Giardini, con il Sindaco e l’assessore Raimondo e i sopralluoghi con i Rangers, finalmente si è deciso di procedere con la creazione di questo spazio, che sarà interamente dedicato agli animali e in particolare, ai cani, che saranno divisi in zone diverse in base alla taglia. Lo spazio, che si trova in un’area del giardino poco frequentata dagli atleti, sarà dotato di acqua e illuminazione e verrà recintato. I lavori dovrebbero concludersi entro dicembre.

Sono felice che si sia raggiunto questo risultato – spiega la consigliera comunale Federica Aluzzo – è da tempo che dialogo con molti animalisti della città e mi confronto con problematiche che a volte sembrano insormontabili per mancanza di risorse, come quelle relative al canile municipale, o a causa di problemi legislativi, come avviene nel caso della mia proposta di istituire un cimitero per gli animali, per il quale ancora si attende dal 2000 una legge regionale”.

“Per queste ragioni, la realizzazione del progetto Zona sgambatura cani alla Favorita è un segnale di attenzione, di civiltà e di sviluppo, che si intende dare alla città e una garanzia di sicurezza per i frequentatori del parco: più volte io stessa sono andata a correre in questo magnifico giardino che l’amministrazione ha recuperato e non nego di avere avuto paura nel constatare la vicinanza dei cani con gli atleti o, peggio ancora, con i bambini. I padroni dei cani stessi hanno richiesto questo spazio e questa divisione di zone che li renderà più tranquilli”.

“Mi auguro – conclude – quindi che questo spazio venga utilizzato dai cittadini, a differenza di quanto spesso avvenuto in altre zone sgambatura, come quelle già create ad esempio a Villa Trabia o al Foro Italico. Come per ogni cosa, infatti, occorre sì l’impegno dell’amministrazione, ma anche la risposta della città. Dimostriamo tutti insieme che anche Palermo può essere una città attenta agli animali”.

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