PALERMO. Inventata più di mille anni fa, ecco servita la panella.
La storia di questa antica pietanza rimanda agli arabi, dominatori della Sicilia a cavallo tra il nono e l'undicesimo secolo. Furono loro infatti i primi a macinare i semi dei ceci per ricavarne una farina che, mescolata all’acqua e cotta sul fuoco, dava una sorta di impasto crudo e dal sapore poco gradevole.
La panella nasce a Palermo come pietanza per sfamare il cosiddetto "popolino". Tuttavia, oggi ha conquistato anche le classi sociali benestanti.
Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Giovanni Guttuso e uomini politici di respiro internazionale hanno potuto degustare la panella abbattendo di fatto qualsiasi barriera sociale.
In passato, il “panellaro” faceva capolino agli angolidelle strade con la sua carretta. Al suo interno, un fornello e una grande casseruola colma d’olio utilizzata per la frittura.
Solitamente le "panelle" si gustano con il classico pane palermitano (la mafalda oppure la moffoletta).
Per il giorno di Santa Lucia - il 13 dicembre - vengono preparate in versione dolce ossia ripiene di crema gialla e con una spolverata di zucchero a velo.
Da piazza Indipendenza a piazza Marina, la panella a Palermo è ormai un'istituzione e si può trovare in diverse zone e in diverse friggitorie. Ideale per un pranzo, uno spuntino o una cena.
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