PALERMO. Una laureanda e una danzatrice. Lei crea per la sua tesi un costume di scena in tessuto avveniristico e l’altra lo indossa per dimostrarne l’effetto. Concetta Guercio, 35 anni, allieva del corso di progettista di moda all’Accademia di Belle arti, ha scelto di presentare la sua ricerca sulle nuove frontiere delle fibre tessili con la dimostrazione pratica di Giovanna Velardi, coreografa e danzatrice siciliana.
Un’indagine e un progetto che ha portato Ketty - come la chiamano gli amici - alla creazione di un abito in Luminex, un tessuto in fibra naturale e fibra ottica che collegato ad una fonte di energia si illumina. In pratica, una piccola batteria portatile nascosta ad arte nell’abito all’altezza del girovita, dà luce al tessuto creando un effetto straordinario. Lo ha dimostrato Giovanna Velardi che ha dato vita all'ambizioso progetto della studentessa.
Un corpetto dalle linee semplici e una gonna a palloncino in organza bianca, questo il costume confezionato da Ketty e indossato dalla coreografa e danzatrice per l’esibizione davanti alla commissione dell’Accademia. La luce si propaga dal vestito, lo attraversa e lo mette in risalto. «Look me inside» è non a caso il titolo della tesi. Relatore Vittorio Ugo Vicari, docente di Storia del costume e della moda. Bianco il tessuto, bianca la luce e anche la fodera «per rimanere in tema con la drammaturgia», spiega la neo laureata.
La stoffa è stata ordinata in Francia. «Sono fili sottilissimi quelli di fibra ottica intrecciati alla fibra naturale - dice Ketty - . La difficoltà maggiore è stata il taglio della stoffa, più rigida per la presenza delle fibre ottiche». Fortunatamente l'unica parte del vestito da tagliare è stato il corpetto, essendo la gonna un unico pezzo di stoffa piegato in due e arricciato. Il taglio è stata un'operazione molto delicata per non danneggiare le fibre ottiche e interrompere l'effetto luminoso. Un tessuto che implica una difficoltà anche nella mobilità, ma Giovanna Velardi con il suo talento l'ha superata.
Talmente bene che la coreografa e danzatrice ha già indossato il costume per una performance in teatro.
Ketty sfoglia i bozzetti che mostrano in sequenza cronologica le diverse fasi della realizzazione del costume di scena e già pensa ad un nuova creazione con i tessuti tecnologici. Sarà per quel suo passato di studi in ingegneria poi abbandonati ma che per strane alchimie si è combinato con il suo innegabile talento creativo, che di sicuro vedremo presto indossare sue «magliette con immagini colorate che mutano continuamente».
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