PALERMO. Arriva, in Sicilia, la prima manifestazione di flyball. L'appuntamento è a Palermo domenica 22 febbraio, alle 9, presso «La Scuola di Matilde», in via dei Quartieri 106. «Il flyball - dice Barbara Ravazzolo, responsabile de La Scuola di Matilde - è maggiormente diffuso negli Stati Uniti. Ho deciso di portarlo a Palermo dopo avere visto come molti cani siano amanti della pallina. Sarà una giornata di prova gratuita, dove si sperimenterà la disciplina». Lo sport cinofilo consiste nell'esecuzione di un percorso di 4 salti. Alla parola via, il cane, trattenuto dal padrone, comincerà la sua corsa sino a giungere al «flybox», una macchina che lancia palline. «Il dispositivo - continua Barbara Ravazzolo - verrà azionato dal cane stesso e, una volta recuperata la pallina da tennis, ripercorrerà i 4 ostacoli per tornare dal padrone». Nelle competizioni ufficiali, il flyball è un gioco a staffetta a tempo, che si pratica tra squadre composte da diverse coppie cane-padrone e il cui numero si aggira intorno a 4-6. Vince chi fa il punteggio migliore senza penalità (pallina che cade, cane non salta l'ostacolo). Lo sport può essere praticato da tutti i cani. L'unico requisito richiesto? La voglia di divertirsi.
«Ci sono cani - aggiunge la Ravazzolo - che hanno una passione per la corsa, la pallina e hanno un buon richiamo con il padrone. Il flyball, inoltre, permette di migliorare proprio l'abilità nel riporto, nel rispondere ai richiami e tanto altro». La disciplina si scosta, leggermente, dall'agility, un altro sport cinofilo, che prevede altri ostacoli oltre ai salti. «L'obiettivo è anche quello di evitare la fissità del cane sulla pallina e fare avere a Fido un'attività fisica diversa, dal momento che deve seguire un percorso obbligato». Inoltre, il trascorrere una piacevole giornata all'aria aperta sarà anche un modo per migliorare il rapporto tra il migliore amico dell'uomo e il suo padrone, rinnovando la complicità attraverso il divertimento. Per maggiori informazioni, basta consultare la pagina Facebook «La Scuola di Matilde».
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