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Rassegna a Palermo, così il cinema ha raccontato la Grande Guerra

A cento anni dal primo conflitto mondiale un ciclo del Goethe e dell’Institut français ai Cantieri culturali

PALERMO. Durante il primo conflitto mondiale, e soprattutto negli anni successivi, con l'avvento del sonoro, il cinema dei pionieri del grande schermo ha permesso di conoscere i diversi aspetti della guerra. Proprio in quel periodo, infatti, le proiezioni cinematografi che conoscono la loro prima diffusione di massa. Con il film Westfront 1918, crudo capolavoro sull'orrore della guerra diretto da Georg Wilhelm Pabst, s’inaugura oggi (ore 21, Cinema De Seta, ingresso libero, lingua originale con sottotitoli in italiano) 1914-1918.

La Grande Guerra nel cinema, la rassegna cinematografica del Goethe-Institut e dall'Institut français di Palermo, con il sostegno del Fondo Eliseo dei Ministeri degli Affari Esteri di Francia e Germania. Nel centenario della Prima Guerra Mondiale, i due istituti culturali stranieri propongono una rassegna di 14 film prodotti tra il 1917 e il 2010, tra cui alcuni classici della storia del cinema, veri e propri capolavori su e contro la guerra. La selezione mira a incrociare le prospettive sulla guerra, concentrandosi su un nucleo di film francesi e tedeschi, completati da due film italiani e due americani.

Ai film come strumento di propaganda del riscatto nazionalista, si è affiancata anche la cinematografia pacifista: tra i film in programma, La grande illusione (1937) di Jean Renoir, dove la reclusione dei protagonisti assume un valore altamente simbolico: tutti siamo prigionieri della guerra. Forte carica irriverente e radicale messa in discussione di una visione mitizzata del conflitto: La Grande Guerra (1957) di Mario Monicelli è un film in cui solo nel finale i due pavidi protagonisti, Sordi e Gasmann, renderanno onore alla
divisa.

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