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Il settantacinquesimo Festival di Sanremo è andato agli archivi con la vittoria di Olly e con il solito corollario di commenti. Natalia Re, presidente del Movimento italiano per la Gentilezza ha parlato di un'edizione in cui hanno vinto i valori e i messaggi positivi. Re sottolinea infatti: «Sono felice che questa edizione abbia visto trionfare valori e messaggi positivi come l’esaltazione della normalità, dei comportamenti garbati, gentili, equilibrati senza la ricerca esasperata delle polemiche e degli eccessi verbali che aiutano forse gli ascolti ma che tanto male fanno nell’opinione pubblica e soprattutto tra i giovani».
Il presidente del Movimento prosegue: «Abbiamo riscontrato i valori del Movimento italiano per la Gentilezza e di questo ne siamo profondamente soddisfatti perché da sempre ribadiamo che non c’è nessuna esigenza di titoli urlati, di parole forti ed atteggiamenti scanzonati per coinvolgere il pubblico ma piuttosto diventa fondamentale far emergere anche messaggi e personaggi che possono essere modelli di riferimento. E in tal senso, penso che il testo della canzone di Simone Cristicchi sia stata una carezza sul cuore per tanti uomini e donne che si sono riconosciuti in quelle parole
Poi elogia i talenti che hanno fatto la loro apparizione sul palco dell'Ariston invitati dal conduttore Carlo Conti nonché alcuni cantanti esordienti. «Penso anche alla presenza dei nostri due talenti siciliani che hanno mandato in visibilio il pubblico dell’Ariston, Alessandro Gervasi, pianista prodigio di sei anni, di Buseto Palizzolo (Trapani) e Samuele Parodi,11 anni, originario di Zafferana Etnea (Catania),considerato una vera enciclopedia vivente del Festival di Sanremo, Finalmente abbiamo assistito all’esaltazione di personaggi puliti, garbati penso per esempio al trionfo di Lucio Corsi, dove ciascuno non ha avuto timore a palesare le proprie fragilità, debolezze e sofferenze, senza mai sfociare nel sensazionalismo ma sempre nel rispetto di sé. Un recupero di abiti, di parole, di sentimenti, che appartengono ad ognuno, senza esibizionismi esasperati - conclude - con una bella gioventù, forte, sana, sensibile, che ci fa ben sperare nella creazione di una società migliore».
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