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Le studentesse dell'istituto comprensivo Margherita di Navarra di Pioppo, frazione di Monreale, continuano a far parlare di sé. Autrici del video “Come Stelle”, un intenso video contro la violenza di genere. Una rappresentanza delle giovani talentuose sono state ospiti a Sanremo, portando il loro messaggio di sensibilizzazione sul palco più prestigioso della musica italiana.
Durante la serata finale di Sanremo Carlo Conti ha salutato la rappresentanza, in platea all’Ariston, dell’Istituto Comprensivo statale «Margherita di Navarra» di Pioppo, in provincia di Palermo, che ha scritto e composto una canzone contro la violenza sulle donne. «Dovete ricordarvi sempre del rispetto reciproco tra uomo e donna», ha detto il conduttore e direttore artistico del Festival.
Il video realizzato dalla comunità scolastica dell’istituto scolastico Margherita di Navarra per dire «no» alla violenza di genere ha visto la partecipazione di genitori, alunni e docenti che hanno dato vita a una singolare ed emozionante performance. Tutto questo ha originato un videoclip dal titolo "Come Stelle", a cura del professore Antonio Putzu, docente della scuola.
«Promuovere la cultura del rispetto e la lotta alla violenza contro le donne attraverso lo sguardo dei più giovani, e farlo in un’occasione importante come la finale del Festival di Sanremo, è un messaggio potente che può arrivare dritto al cuore di tante persone. Ringraziamo la Rai e il Festival per aver dato spazio e voce ai ragazzi di una delle scuole protagoniste di «Da uno sguardo», il concorso di video e cortometraggi contro la violenza organizzato per gli studenti dai nostri ministeri». Lo affermano, in una nota congiunta, Eugenia Roccella, Giuseppe Valditara e Alessandro Giuli, ministri per le Pari Opportunità, dell’Istruzione e del Merito e della Cultura.
«La canzone realizzata dall’istituto comprensivo «Margherita di Navarra» di Pioppo Monreale (PA) - spiegano - è risultata fra i vincitori della prima edizione, ma sono stati davvero tanti i filmati arrivati da tutta Italia. Questa grande partecipazione è il chiaro segno di quanta sensibilità ci sia nei nostri ragazzi, che aspetta solo di essere sollecitata e di avere opportunità per esprimersi. Il fatto che un messaggio così importante abbia avuto l’occasione di arrivare nelle case di tutti gli italiani testimonia che la lotta alla violenza contro le donne - concludono - è qualcosa che deve unire la nostra nazione senza confini generazionali e attraverso linguaggi universali come quello della musica. Davvero un bell'esempio di servizio pubblico».
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