Palermo

Mercoledì 08 Ottobre 2025

Riconoscimento allo studio sull'Hiv del Policlinico di Palermo: scoperti i farmaci che sabotano il virus

«Uno dei lavori più importanti mai pubblicati sul rapporto tra Hiv e sistema Stat»: con queste parole l’esperto dell’Organizzazione mondiale della sanità, professore Eduard V. Karamov, consulente anche della Commissione Europea su progetti sull’Aids e la tubercolosi, ha commentato il nuovo studio dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico «Paolo Giaccone» di Palermo pubblicato sulla rivista «International journal of molecular sciences». La ricerca, firmata dal dottor Manlio Tolomeo e dal professore Antonio Cascio (consultabile online: https://doi.org/10.3390/ijms26189123), svela nuovi meccanismi con cui l’HIV-1 riesce a sabotare le difese immunitarie del nostro organismo aprendo nuove prospettive terapeutiche contro l’AIDS. «In estrema sintesi - affermano Cascio e Tolomeo - lo studio analizza come l’HIV-1 alteri la via di segnalazione Stat (Signal transducer and activator of transcription), meccanismo chiave che regola i geni della risposta immunitaria». L’analisi dei due esperti palermitani mostra come il virus HIV-1 riesca a «sabotare» questo sistema di difesa dell’organismo, aggravando lo stato di depressione immunitaria e come farmaci usati per altre patologie possano essere riposizionati per il trattamento dell’infezione da HIV. La direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari commenta: «Esprimo le mie più sincere congratulazioni al dottore Tolomeo e al professore Cascio per il prestigioso riconoscimento. Sono orgogliosa di avere professionisti così talentuosi e appassionati all’interno della nostra struttura che conferma la sua missione di promuovere la ricerca, l’innovazione e l’assistenza di alta qualità. Le scoperte e gli sviluppi frutto del lavoro dei nostri specialisti non solo migliorano la vita dei pazienti che affrontano l’HIV/AIDS, ma pongono il nostro Policlinico al centro del dibattito scientifico e sanitario a livello internazionale rafforzandone ulteriormente la reputazione come centro d’eccellenza nella ricerca e nella cura dei pazienti».

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