L’obesità è sempre più riconosciuta come una delle grandi sfide sanitarie del nostro tempo, influenzata da cattive abitudini alimentari, cibi ipercalorici e stili di vita sedentari. Tuttavia, la vera sfida per i medici e i pazienti è quella di far riconoscere l’obesità come una patologia e non come uno stigma sociale. Questo è il tema centrale del ventitreesimo Congresso della Società Italiana di Metabolismo, Diabete e Obesità (Simdo), che si terrà dal domani al 26 ottobre presso il Saracen Sands Hotel & Congress Centre di Isola delle Femmine.
La cerimonia di inaugurazione avrà luogo alla Casa di Cura Santa Chiara a Partinico, un centro d’eccellenza per il diabete e l’obesità fondato dal presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano. Durante l'apertura del congresso, sarà presentata una lettura magistrale dal titolo L’obesità non è democratica, evidenziando come questa condizione colpisca in modo sproporzionato i ceti meno abbienti.
Provenzano sottolinea l’importanza di considerare l’obesità come una malattia cronica, come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, nonostante la crescente consapevolezza, il DDL S. 1074, che propone il riconoscimento dell'obesità come malattia cronica, è ancora in fase di approvazione e non è adeguatamente finanziato. Questo porta a una situazione in cui le risorse e i farmaci necessari per affrontare l’obesità restano inaccessibili per molti.
Innovazioni e approfondimenti al congresso
Il congresso quest’anno si concentrerà sull'interazione tra diabete mellito e obesità, con un particolare focus sulle strategie terapeutiche. Tra le novità, un mini corso sulla dieta chetogenica, che esplorerà i suoi benefici e le applicazioni cliniche, sarà una delle attrazioni principali. Questa dieta, insieme alla dieta mediterranea e al digiuno intermittente, è riconosciuta dal Ministero della Salute come utile nella terapia dell’obesità viscerale e in alcune patologie neurodegenerative.
Inoltre, si discuterà delle opzioni chirurgiche come la chirurgia bariatrica e dei nuovi farmaci che, in alcuni casi, offrono risultati comparabili a quelli degli interventi chirurgici. Non mancherà un approfondimento sulle patologie comportamentali legate all'alimentazione, come anoressia e bulimia, e sul “diabete 3” o diabete cerebrale, che evidenzia l'insulino-resistenza a livello cerebrale.
Un appello alla collaborazione
L’obesità rappresenta una questione complessa che richiede un approccio integrato e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori sociali, compresi i governi, le istituzioni sanitarie e le comunità. È fondamentale superare il pregiudizio e fornire accesso a trattamenti efficaci per garantire che nessuno sia escluso dalla possibilità di curarsi. Con il congresso Simdo, si spera di accrescere la consapevolezza e promuovere azioni concrete per affrontare questa emergenza sanitaria con determinazione e innovazione.
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