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Più verdure e meno salumi: stili di vita sani da bambini per evitare le malattie croniche da adulti, campagna della Regione Siciliana

Convegno a Palermo promosso dal Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico

«Siamo impegnati in una campagna continua per la promozione di stili di vita corretti e di interventi orientati alla prevenzione dalle patologie croniche non trasmissibili: l’obiettivo è coinvolgere anche altre istituzioni, non necessariamente connesse al mondo sanitario». È quanto ha affermato il dirigente generale del Dasoe (Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana), Salvatore Requirez, a margine del confronto su «Dieta mediterranea e sistemi alimentari sostenibili nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili», che si è svolto stamattina, a Palermo, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici.

Focus dell'incontro, promosso dal Dasoe, quello di puntare sui giovani e sulle scuole per diffondere la dieta mediterranea e i corretti stili di vita per combattere alcune patologie croniche. Presenti, oltre a Requirez, l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, il direttore generale dell’assessorato, Salvatore Iacolino. «Nel 2023 - ha detto Requirez - l’assessore Volo ha adottato un decreto finalizzato ad armonizzare gli interventi sul territorio in termini di formazione e adesione a determinati stili di vita, soprattutto per quanto riguarda sport, controllo degli alimenti e sicurezza alimentare». Numerosi i motivi di preoccupazione. «La Sicilia - ha spiegato il direttore del Dasoe - è ancora afflitta da dati negativi, per esempio, per la prevalenza del diabete mellito nella popolazione, la morte per patologie coronariche o ictus, secondo percentuali che sono sfavorevoli ancora nei nostri territori. C’è bisogno di una correzione che punti alla prevenzione primaria e alla educazione sanitaria, come sostenuto da illustri scienziati già tanti anni fa, che costituiscono la manovra di economia sanitaria più favorevole, più produttiva a vantaggio di chi governa la sanità pubblica». Da decenni, ha proseguito, «l’assessorato regionale si impegna in una campagna continua di promozione della salute che vede come centro attivo la diffusione dei corretti stili di vita, che fanno riferimento principalmente alla dieta mediterranea, e va aggiornando non solo gli interventi di specialità orientati alla prevenzione delle patologie cronico-degenerative, compresi i tumori, ma anche i sistemi di coinvolgimento di altre istituzioni, non solo sanitarie».

All’incontro di oggi, organizzato da Biba Group e rivolto, tra gli altri, ai medici gastroenterologi, nutrizionisti ed esperti del settore ha preso parte una rappresentanza di decine di scolaresche di tutta la Sicilia che hanno partecipato al bando per l’ideazione del logo del nuovo programma SViMed. È stato premiato il vincitore del concorso, Ettore Platania, studente della seconda E della scuola media statale Virgilio di Paternò, in provincia di Catania, che, per la grafica, si è ispirato alle caratteristiche dell’Isola e alla sezione aurea.

L’assessore Volo ha aperto i lavori del convegno. «La qualità dello stile di vita a cui l’alimentazione e la dieta si collegano strettamente – ha affermato l’assessore Volo – non è un argomento nuovo per chi si occupa di prevenzione. Si sta finalmente diffondendo la consapevolezza che l’obesità infantile è la causa di malattie che affliggono le persone nell’età adulta. Se un bambino robusto prima era simbolo di salute e ricchezza, adesso si sa che non è così e che limitare i piaceri alimentari, il giusto, garantisce una vita sana e serena».

«Quando si parla di dieta mediterranea – ha spiegato Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo – non si parla solo di cibi e di come vengono prodotti ma di una vera e propria filosofia che insegna come comportarsi e il rispetto per l’ambiente, in linea con quanto affermato da Papa Francesco nel Laudato Sì del 2013». «È riconosciuto a livello mondiale che la dieta mediterranea, che predilige frutta, cereali e legumi, riducendo al minimo carne e cibi grassi – afferma Giovanni Caramazza, coordinatore regionale di educazione fisica e sportiva dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia -, serva a prevenire gravi malattie come il diabete e alcuni tipi di carcinoma. Procura tanti vantaggi anche dal punto di vista naturalistico ed economico e va promossa in tutte le sedi e soprattutto nelle scuole. I nostri adolescenti sono carenti nell’attività motoria e la scuola può e deve fare tanto». Il professore Claudio Costantino, docente di Promozione della salute dell’Università di Palermo, ha poi spiegato che «le patologie collegate alla mancata aderenza ai principi della dieta mediterranea e agli stili di vita sani e, in particolare, all’attività fisica, in Sicilia hanno un forte impatto sulla popolazione e sui sistemi sanitari. Il diabete di tipo 2 ha una forte prevalenza con quasi il 4% della popolazione e ha ricadute sia dal punto di vista delle malattie cardiovascolari, sia tumorali che richiedono ospedalizzazioni e ricoveri. I due tumori più diffusi alla mammella e alla prostata hanno una forte componente legata alla sedentarietà, all’obesità e alla scorretta alimentazione. Bisogna imporre il sistema mediterraneo sugli adulti e intervenire sui bambini. Un bambino obeso sarà marchiato a vita e sarà sempre a rischio. Meno tablet, tv e più movimento, frutta e verdura».

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