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Palermo, la sanità del futuro con la telemedicina: una piattaforma digitale per curare i pazienti a domicilio

Presentato a Palazzo Steri il progetto pilota di Fomed: l'assistenza può essere fornita a distanza

La telemedicina come risposta alle sfide del futuro: a palazzo Steri, Fomed (federazione italiana medicina digitale) ha posto il tema del futuro della medicina di territorio e del ruolo della telemedicina. La fondazione, nata lo scorso mese di aprile, è già presente in oltre 40 comuni dell’Isola e sta portando avanti un progetto pilota che rappresenta uno dei tasselli più importanti del mosaico di soluzioni che che la Regione sta provando a fornire in materia di sanità.

Attraverso piattaforme digitali, si è in grado di seguire i pazienti, controllandoli a distanza «riportando gli ospedali al loro ruolo centrale di gestire l’alta intensità di cura - ha detto Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute - mentre tutto ciò che può esser gestito, mantenuto e portato al domicilio dei pazienti è la medicina verso cui dobbiamo avviarci». Al momento la risposta «è sorprendente - ha spiegato Antonio Sciachitano, presidente della fondazione - i pazienti richiedono il servizio e rifiutano gli Oss: questo per noi è un risultato straordinario».

La media di vita oggi in Italia è di 84 anni per le donne e 81 per gli uomini, la più alta in Europa: «Il fabbisogno di salute è diverso - spiega Khalil Fattouch, cardiochirurgo e direttore scientifico di Fomed - i pazienti ormai sono spesso anziani e malati cronici. La cura è importante che venga effettuata a domicilio per il concetto di umanizzazione dei pazienti». Il prossimo passo è una partnership con la Maria Eleonor Hospital, nel quale dalla fondazione verrano seguiti i pazienti operati al cuore che verrano dimessi precocemente e seguiti nell’habitat familiare.

«Siamo passati al concetto digitale - spiega Vincenzo Papa, socio fondatore di Fomed - le piattaforme sono digitali e al loro interno vi è anche la telemedicina: ma ormai tutto si farà da smartphone e tablet». Ma il sindaco di Palermo Roberto Lagalla avvisa: «La tecnologia non deve e non può sostituire la figura umana del medico, la sua intuizione e formazione. Non si deve sostituire la sua capacità decisionale e competenze professionale».

In video Antonio Sciachitano, presidente della fondazione; Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute; Khalil Fattouch, cardiochirurgo e direttore scientifico di Fomed, Vincenzo Papa, socio fondatore di Fomed; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo

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