PALERMO. Una ricerca sulle terapie innovative del diabete coordinata dal professore Manfredi Rizzo, associato di Medicina Interna dell'università di Palermo, e pubblicata nel febbraio 2015 su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (Jcem) (rivista ufficiale della società scientifica internazionale Endocrine Society), è stata scelta come «The Best JCEM Diabetes January-March 2015». Questo risultato premia la collaborazione tra vari ricercatori delle università di Palermo, Catania e quattro università estere. «Si tratta di un riconoscimento internazionale per la attività di ricerca svolta presso Unipa - spiega Rizzo - Abbiamo pubblicato l'articolo di questa ricerca innovativa sul diabete l'anno scorso su una prestigiosa rivista internazionale. Adesso è arrivato il riconoscimento per questa pubblicazione come miglior lavoro sul diabete nel trimestre dell'anno scorso». Intanto da una recente ricerca è emerso che in Italia troppi bambini con diabete di tipo 1, quello che si ha dalla nascita, arrivano tardi alla diagnosi, con medici, genitori e insegnanti che non riconoscono i 'campanelli d'allarme' della malattia. Lo hanno sottolineato gli esperti dell'associazione Diabete Italia onlus durante la presentazione della Giornata Mondiale dedicata alla patologia il 14 novembre. «Il diabete in età pediatrica è solo di tipo 1 - ha sottolineato Giovanni Lamenza, presidente dell'associazione -. Si puo solo curare, non è possibile prevenirlo, ma è essenziale accorgerci subito della malattia, ancora oggi i sintomi del tipo 1 non sono riconosciuti. Se i bambini bevono tanto, fanno tanta pipì e sono stanchi potrebbero essere diabetici, è importante diffondere anche questo messaggio».