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Gaza e i voli militari a Sigonella, Pd e M5s chiedono chiarezza sulla presenza di aerei israeliani

Le opposizioni a Palazzo dei Normanni hanno presentato un’interrogazione al presidente della Regione Renato Schifani per ottenere spiegazioni sull’utilizzo della base e dello spazio aereo siciliano da parte di velivoli stranieri

L'aeroporto militare di Sigonella

La presenza di velivoli militari israeliani nello spazio aereo siciliano e nella base di Sigonella diventa un caso politico all’Ars. Un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Renato Schifani, è stata presentata dal gruppo del Partito democratico, prima firmataria Valentina Chinnici, che chiede «massima trasparenza e chiarezza» sulle attività segnalate da organi di stampa.

«La Sicilia non può e non deve essere trasformata in una piattaforma logistica e di intelligence per operazioni belliche condotte da altri Stati, al di fuori dei mandati Onu e in violazione del diritto internazionale», afferma Chinnici, ricordando che Israele non fa parte della Nato e che quindi «qualsiasi sua attività deve essere valutata alla luce degli accordi bilaterali e del diritto internazionale».

Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle, con la deputata Roberta Schillaci che chiede a Schifani di riferire in aula. «La Sicilia non è funzionale alle guerre – sottolinea –. Non è ammissibile che sul nostro territorio atterrino aerei israeliani impegnati in aree di crisi come Gaza. L’opinione pubblica è molto sensibile al dramma palestinese e cresce un movimento spontaneo di sostegno a chi soffre. In Sicilia deve sventolare la bandiera della pace e non quella della complicità».

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