
Forse sarà già questa settimana, la prossima al massimo. Poi scatterà l’avvio concreto dell’iter che produrrà piani, calcoli e relazioni, ossia le fondamenta su cui si baseranno i due impianti.
È il nuovo step dei futuri termovalorizzatori di Palermo e Catania, accennato venerdì scorso dal governatore Schifani sul palco dell’Etna Forum di Ragalna e tracciato in queste ore nel cronoprogramma aggiornato da Palazzo d’Orleans.
Si tratta dell’aggiudicazione della gara per la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori, indetta lo scorso maggio da Invitalia secondo la convenzione stipulata con la Regione, per un appalto da oltre 44 milioni.
Una volta avviato lo studio, ci vorranno almeno cinque mesi per la redazione dei progetti relativi alla fattibilità tecnico-economica e per le indagini geologiche nei siti indicati dal Piano regionale rifiuti varato lo scorso anno, tra Bellolampo e l’area industriale del capoluogo etneo.
Subito dopo, scatterà la fase di pareri, che chiamerà in causa la Commissione tecnico specialistica (Cts) e l’assessorato, per un periodo stimato di quattro mesi.
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