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Ue, Sicilia supera obiettivo di spesa per Fse 2014-20

I fondi comunitari Fse hanno consentito di finanziare oltre 15 mila interventi

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – A partire dal 2035 stop alla vendita di auto nuove a benzina e diesel. La plenaria dell’Europarlamento ha approvato la proposta della Commissione Europea di stoppare la vendita di motori endotermici entro il 2035, uno degli assi portanti del pacchetto Fit for 55, che prevede di ridurre le emissioni del 55%

La Regione Siciliana ha centrato gli obiettivi di spesa anche del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014–2020, lo strumento principale dell’Ue per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare un impiego e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Su una dotazione complessiva di risorse comunitarie di 615 milioni, assegnata alla Sicilia e affidata al dipartimento regionale della Formazione professionale in qualità di Autorità di gestione, la spesa certificata al 31 luglio di quest'anno, alla chiusura del programma, ammonta a 651 milioni di euro con un overbooking di 36 milioni.

Un risultato che si aggiunge a quello raggiunto pure dal Po Fesr, gestito dal dipartimento della Programmazione, che al 31 luglio ha certificato 3,8 miliardi di spesa con un overbooking di 170 milioni.

I fondi comunitari Fse hanno consentito di finanziare oltre 15 mila interventi e intercettare oltre 200 mila destinatari nei diversi percorsi di inclusione sociale, politiche del lavoro, istruzione scolastica e universitaria e formazione, messi in campo dai dipartimenti regionali del Lavoro, della Famiglia, dell’Istruzione e della Formazione professionale dei rispettivi assessorati, insieme agli organismi intermedi Indire e Anpal.

«Il risultato ottenuto certifica la capacità di saper spendere bene e in tempi certi le risorse europee, superando perfino la dotazione iniziale – dichiara il presidente Renato Schifani –. È la dimostrazione concreta che una Regione efficiente è possibile e che la buona amministrazione produce effetti positivi per l’intera comunità. Continueremo su questa strada, con l’obiettivo di valorizzare ogni opportunità offerta dai fondi comunitari a beneficio di cittadini, imprese e territori».

La scelta dell’Ue di autorizzare la rendicontazione delle spese dei periodi contabili 2020-2021 e 2021-2022 con un tasso di cofinanziamento del 100%, inoltre, ha permesso di liberare le risorse nazionali e regionali previste per il cofinanziamento e di riallocarle nel Programma operativo complementare (Poc), consentendo alla Regione di completare gli interventi in essere entro il 31 dicembre 2023, di programmare e finanziare nuovi progetti destinati a rafforzare il sistema della formazione, dell’occupazione e dell’inclusione sociale.

«Sono fiero del risultato raggiunto dal governo Schifani – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano –. Stiamo dimostrando che in Sicilia una gestione efficace e reattiva dei fondi strutturali è possibile. Va sottolineato che queste risorse sono state orientate verso interventi di carattere sociale e assistenziale, fondamentali per il sostegno ai cittadini e in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo centrato è frutto di un lavoro di squadra, per questo all’Autorità di gestione del Po Fse e al dirigente generale della Formazione professionale Rossana Signorino, a tutti gli altri dirigenti con i dipartimenti coinvolti e il personale della Regione, va dato il merito di aver conseguito un risultato importante per i siciliani. La chiusura del Po Fse 2014-2020 rappresenta un passaggio fondamentale per una programmazione sempre più mirata, efficace e coerente con i bisogni del territorio, dei cittadini e delle imprese».

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