
Servirà ancora tempo per approvare la nuova rete ospedaliera della Sicilia. Non solo per il braccio di ferro emerso in sesta commissione all’Ars, ma anche perché il governo regionale punta a un piano condiviso, accogliendo le richieste avanzate e modificando il testo dove possibile.
Il via libera finale, però, spetterà ai ministeri della Salute e dell’Economia. Con il piano di rientro in corso, infatti, la Regione non ha piena autonomia.
Intanto si è arrivati alla versione 3.0 del documento. La commissione Sanità attende di riceverla: la bozza dovrà arrivare entro la prossima seduta, convocata per dopodomani.
«Stiamo lavorando con grande attenzione ponendoci come interlocutori di tutti – assicura l’assessore alla Salute, Daniela Faraoni –. Stiamo attivando e innovando i servizi, è una nuova modalità di organizzazione dell’offerta sanitaria e capiamo bene che occorre del tempo per farla maturare a tutta la collettività. Dobbiamo quindi essere disponibili ad eventuali modifiche. Si tratta anche di cambiamenti culturali che non possono essere trasferiti solo con un provvedimento amministrativo e devono essere oggetto di confronto».
Giovedì a Roma è previsto un incontro con i due ministeri.
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