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Fondi per i palazzi e il cinema, il voto all’Ars slitta a settembre

Manovra ter ridotta da 35 a 18 articoli. Resta la norma che stanzia 90 milioni per estinguere i debiti di Eas e Sicilia Digitale. Salvi gli aiuti ai Comuni per i rifiuti e per abbattere le liste d’attesa

Sala d'Ercole, l'aula dell'Assemblea regionale

Il primo effetto del tentativo di Schifani di rimettere a posto i cocci della maggioranza nel day after del voto sui consorzi di bonifica è il taglio delle manovra ter, che passa da 35 a 18 articoli.

Vengono meno misure molto pubblicizzate nei giorni scorsi, dopo il sì della giunta: da quella che avrebbe consentito di acquistare, al prezzo di 17 milioni, tre palazzi di Palermo in cui trasferire la Corte dei Conti e vari assessorati che oggi hanno sede in locali in affitto a quella che avrebbe finanziato altre tre produzioni cinematografiche rimaste escluse dalla prima graduatoria di aiuti stilata dall’assessorato al Turismo. In particolare sarebbero arrivati fondi al film su Biagio Conte le cui riprese stanno per iniziare.

Restano fuori dalla manovra che verrà votata in commissione già la prossima settimana anche le norme che avrebbero finanziato i parchi archeologici e le nuove campagne di scavo, l’Autodromo di Pergusa, l’Irfis. E poi ancora, salteranno dal testo originale alcune misure tecniche. Di tutte queste norme si riparlerà alla ripresa, dopo le ferie.

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