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Il vertice di maggioranza all'Ars, l'asse Dc-Lega processa Lombardo

La sintesi finale è che il governo andrà avanti sulla manovra ter, tentando di approvarla entro il 6 agosto. E per riuscirci i 35 articoli originari verranno divisi in due diversi disegni di legge

Cuffaro e Lombardo alla presentazione del docufilm

La sintesi finale è che il governo andrà avanti sulla manovra ter, tentando di approvarla entro il 6 agosto. E per riuscirci i 35 articoli originari verranno divisi in due diversi disegni di legge: il primo da votare subito e l'altro da rinviare a settembre. In più ci sarà spazio per qualche emendamento da parte dei deputati (ma niente mance, Schifani dixit). E poi, da ottobre, si farà un altro tentativo per approvare in extremis la riforma dei consorzi di bonifica impallinata ieri dal voto dei franchi tiratori.

Ma se questa è la sintesi, con la quale Schifani ha cercato di ricompattare la maggioranza, le premesse perché si realizzi non lasciano sperare nulla di buono. Al vertice di maggioranza, chiesto e ottenuto dai partiti dopo il Ko del governo in aula sui consorzi di bonifica, sono emersi scontri che lasciano scorie velenosissime. La Dc di Cuffaro ha attaccato duramente l'Mpa di Raffaele Lombardo, indicato come l'ispiratore del voto contro la riforma che ha come big sponsor il leader leghista Luca Sammartino, eterno rivale etneo dell'ex presidente della Regione. Dunque per la Dc «tra i promotori di questo voto contrario, che per un presunto “regolamento di conti” nega certezze e speranze ai lavoratori dei Consorzi, ci sono i colleghi dell’Mpa, corresponsabili della bocciatura del testo. A tutti loro, che in queste ore adducono a mezzo stampa giustificazioni tutt’altro che plausibili e a tratti anche risibili, è utile ricordare che proprio l’Mpa è titolare, e da ben tre anni, dell’assessorato alle Acque. Proprio per tale ragione i ritardi legati alla realizzazione delle reti, e gli sprechi conseguenti, dovrebbero conoscerli bene. Non si può pensare, come stanno facendo, di risolvere i problemi nascondendosi dietro la presunta inadeguatezza della legge che, loro stessi, hanno voluto modificare in più parti in commissione legislativa».

L'Mpa ha risposto a Cuffaro in modo tagliente: «Cuffaro individua con sorprendente precisione gli affossatori del ddl sui consorzi di bonifica, nonostante il voto fosse segreto. Possiede forse un sistema in grado di rivelare ciò che nemmeno il regolamento d'Aula consente? Ce lo dica. Non faccia l'omertoso». E poi Giuseppe Lombardo ha attaccato la gestione dell'assessorato all'Agricoltura, in mano ai leghisti di Sammartino: “Negli ultimi anni, milioni di euro sono stati erogati dalla Regione Siciliana ai Consorzi di Bonifica per interventi di ammodernamento, progettazione e messa in sicurezza delle infrastrutture idriche. Eppure, la realtà sul campo continua ad essere drammatica».

Gianfranco Micciché, alleato di Lombardo nel nuovo partito Grande Sicilia, avverte però il centrodestra: «L'unica certezza è che il voto di ieri riflette tensioni all'interno della maggioranza che appartengono a tutti i gruppi e che non si risolvono dividendo il campo tra buoni e cattivi. Ci sono segnali politici chiari, che sarebbe un errore sottovalutare».

Il patto fra Dc e Cuffaro è evidente anche nella reazione della Lega al voto di ieri: «Per completare la legislatura servono lealtà e chiarezza».

Grande Sicilia vede nell'alleanza sempre più vicina fra la Dc e la Lega una minaccia. Il clima è surriscaldato e anche Fratelli d'Italia ha attaccato: «La riforma dei Consorzi di bonifica era stata voluta da maggioranza e opposizione, non si può giudicare il governo per uno stop. Bisogna ammettere però che una parte della maggioranza ha votato in modo irresponsabile: è stato un voto contro i siciliani, contro gli agricoltori e contro i lavoratori degli enti» ha detto l'assessore Alessandro Aricò.

In questo clima Schifani ha provato a indicare la rotta di medio periodo: «La riforma dei consorzi di bonifica sarà ripresentato alla ripresa dei lavori, subito dopo la pausa estiva. È un intervento strategico, non più rinviabile, pensato per rafforzare un comparto chiave dell'agricoltura siciliana e garantire una gestione più efficiente del territorio. Non ci fermeremo. Nel frattempo, il governo ha inserito misure concrete nel disegno di legge di variazione di bilancio all'esame dell'Ars: uno stanziamento di 1,8 milioni di euro per aumentare per il 2025 le giornate lavorative di 573 addetti precari dei consorzi. Un impegno che ricalca quanto previsto nel testo della riforma bocciata».

Mentre sulla manovra ter la sintesi degli articoli che saranno portati avanti subito l'ha fatta il leghista Salvo Geraci al termine del vertice di maggioranza: «Con la manovra che approveremo prima della pausa estiva impegneremo risorse per sostenere finanziariamente i Comuni per gli extra-costi sui rifiuti. Altri fondi verranno indirizzati per impianti di dissalazione, realizzazione di laghetti, lotta alla povertà, manutenzione delle strade provinciali, abbattimento liste di attesa nella Sanità, manutenzione edifici scolastici, integrazione risorse disabili gravissimi e caro voli».

Ma soprattutto, Geraci rivela che ci sarà spazio anche per gli emendamenti dei deputati destinati a finanziare interventi nei collegi elettorali: «Per le misure di carattere territoriale, non è escluso il ricorso ad un ddl collegato alla manovra».

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