Palermo, Salvini apre alla «scelta di competenza» per il dopo Monti: prove di intesa con Schifani
Il faccia a faccia atteso non c'è stato. Ma sul tema dell'Autorità portuale di Palermo qualcosa è successo dietro le quinte nelle ultime 48 ore e i ripetuti incontri – ieri a Roma per il Ponte sullo Stretto e oggi a Caltanissetta per il viadotto sull'autostrada - hanno permesso di far venire meno il gelo fra il ministro Matte Salvini e il presidente Schifani. Che si arrivi a una intesa sulla scelta del successore di Pasqualino Monti alla guida dell'Autorità Portuale è tutto da verificare. Ma intanto il ministro ha dichiarato alle agenzie che «la scelta sarà fatta a breve, nel nome della competenza, come sto cercando di fare, da Trieste a Gioia Tauro a Livorno, a Trieste a Genova e come abbiamo fatto a Messina e faremo a Palermo e l'anno prossimo a Catania». Schifani non ha commentato ma da Palazzo d'Orleans filtra l'apprezzamento per l'apertura a una «scelta di competenza». E' noto infatti che il presidente della Regione ritiene che il nome proposto finora da Salvini, quello dell'ex eurodeputata leghista Annalisa Tardino, non avrebbe i requisiti per succedere a Monti. E su questo è maturato uno scontro molto duro. La Lega finora ha tenuto il punto sulla Tardino. E Schifani ha replicato lasciando prevedere una opposizione che si basa sul fare valere la legge che prevede l'obbligo per il ministro di ottenere sulla nomina il parere vincolante della Regione. Il presidente ha a sua volta puntato finora su Luca Lupi, attuale braccio destro di Monti. Salvini ha aggiunto che per la nomina «non si dovrà aspettare tanto».