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Nuova rete ospedaliera in Sicilia con 367 posti letto in meno

Pronto il piano dell’assessorato alla Salute per il riordino delle strutture sanitarie nell’Isola, tra pubblico e privato. Critici i sindacati: «Non si tiene conto dei territori»

Pronta la nuova rete ospedaliera della Sicilia con 18 mila posti letto: 13 mila nelle strutture pubbliche e 5 mila nei privati accreditati. Ma rispetto all’ultima del 2019, si registra una riduzione di 367 posti letto e non mancano le polemiche dei sindacati. «È un taglio che subiamo – spiega Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute – legato alla diminuzione della popolazione assistita dal sistema sanitario, che dal 2018 ad oggi si è sensibilmente ridotta».

Giornata intensa ieri per l’assessorato, con due incontri: la mattina con una quarantina di sindaci del Palermitano e il pomeriggio con quelli della provincia di Trapani, alla presenza dei manager e dei vertici delle aziende sanitarie.

La nuova rete è in fase di definizione, in attesa di terminare il confronto con le conferenze dei sindaci delle 9 province, i sindacati, il mondo universitario e la Sesta commissione dell’Ars (prevista per il 22 luglio). Tra gli obiettivi, ampliare l’offerta sanitaria e contenere la mobilità passiva. «Abbiamo voluto consolidare l’attività dei piccoli ospedali. Le riduzioni sono modeste e ben distribuite – assicura – con l’obiettivo di confermare i livelli assistenziali».

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