Ars, pace a Gaza. La comunità palestinese in Sicilia: «Svuotato di senso umano il sostegno alla Palestina»
«Pur comprendendo lo sforzo e l'impegno che ci hanno messo i deputati dell'opposizione al Parlamento siciliano, ritengo che l'ordine del giorno approvato sia totalmente insoddisfacente e mortificante per l'impegno e lo sforzo che il popolo siciliano ha mostrato nei confronti del popolo palestinese». Con queste parole Zaher Darwish, rappresentante della Comunità Palestinese in Sicilia riunita nell’associazione Voci nel Silenzio, commenta con durezza l’esito del dibattito svoltosi all’Assemblea regionale siciliana sulla crisi umanitaria in Palestina. Il confronto parlamentare, scaturito dalla mozione del gruppo Pd e conclusosi con l’approvazione di un testo condiviso da tutte le forze politiche, è stato presentato dal capogruppo dem Michele Catanzaro come un «ppello unitario per la pace in Medio Oriente». Il documento impegna il governo regionale a sostenere iniziative per dire «no» alla guerra, promuovere la soluzione dei due Stati, inviare aiuti umanitari e accogliere nei presidi sanitari siciliani i feriti provenienti da Gaza, in particolare bambini. Un atto che, secondo Darwish, manca però di sostanza e coraggio politico: «Gli esponenti del governo al Parlamento siciliano hanno la responsabilità di aver svuotato di senso umano l'ordine del giorno approvato di ogni posizione politica influente che poteva caratterizzare positivamente il Parlamento e il popolo siciliano». Nonostante il tentativo di sintesi e condivisione tra i gruppi parlamentari, il portavoce della comunità palestinese in Sicilia sottolinea una distanza tra le istituzioni e il sentimento diffuso tra i cittadini. L’associazione Voci nel Silenzio, che da anni si occupa di sensibilizzazione e sostegno alla causa palestinese, continuerà – fa sapere Darwish – a chiedere prese di posizione più chiare e coraggiose, in linea con l’urgenza di una tragedia umanitaria che ogni giorno si aggrava sotto gli occhi del mondo.