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L'assemblea del Pd Sicilia, disertano otto deputati regionali su undici

«Il partito è qui oggi. Tradizionalmente i congressi in Sicilia hanno avuto sempre momenti di tensione, però dopo la tensione il Pd deve ripartire. Oggi il partito è certificato, rinnovato, con tanta presenza di giovani e di nuovi mondi, al confine con Pd, che non hanno mai avito modo di iscriversi. C'è una nuova ripartenza che guarda alla società civile, al mondo dell’associazionismo e alle forze fresche che ci sono nell’isola». Così, Anthony Barbagallo, parlando a margine dell’assemblea regionale del partito, a Palermo.

Anthony Barbagallo è stato eletto all’unanimità segretario regionale del Pd siciliano dall’assemblea riunita a Palermo. Barbagallo è al suo secondo mandato, era l’unico candidato al congresso dopo lo strappo con un fronte composito della classe dirigente del partito che ha disertato il percorso congressuale nei circoli e anche l'assemblea di questa mattina.

All’assemblea del Pd siciliano, in corso a Palermo per la proclamazione del segretario Anthony Barbagallo, sono presenti anche i rappresentanti delle forze di coalizione, tra cui il coordinatore regionale del M5s Nuccio Di Paola, il coordinatore regionale di Controcorrente Gandolfo Lo Verde, il segretario regionale di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto, la co-portavoce regionale di Europa Verde Antonella Ingianni e Angela Biondo della segreteria regionale della Cgil Sicilia.

«La coalizione oggi è qui - dice Nico Stumpo, commissario ad acta per il congresso regionale del Pd in Sicilia - Siamo impegnati nazionalmente nella costruzione di quello che viene definito il campo largo, ossia una idea e un progetto alternativo alle destre che, non solo in Italia, ma anche altrove stanno cerando dei problemi. Lo stiamo vedendo in questi giorni con quello che sta succedendo in Medioriente e lo vediamo con quello che è successo con l’elezione di Trump. Penso che la Sicilia non sia un pezzo di mondo staccato dal mondo».

Stumpo ha sottolineato che «c'è bisogno di avere un progetto di centrosinistra - per fare le cose che servono in questa fase storica». «Bisogna ricementare la costruzione di una coalizione che si deve poi presentare unita, per poter vincere le regionali - ha proseguito - Il Pd è il partito più importante che c'è nel centrosinistra. Non è saccenza, non vogliamo essere i primi della classe, ma sentiamo il bisogno e l’obbligo di essere noi quelli che provano a tenere insieme tutti per costruire un progetto vincente».

«Mi auguro che si possa intraprendere una fase di ripartenza. I congressi sono momenti interni ma hanno valore se sono rivolti verso l’esterno. Spero che questa assemblea di oggi, a partire dalla relazione del segretario, possa costituire l’inizio di una risposta ai tanti problemi della Sicilia. I partiti hanno una funzione, che è quella di provare ad interpretare i bisogni per risolverli e non quella di interpretare i problemi interni. Mi auguro che sia l'inizio della tappa di un percorso che ci avvia verso questa direzione». Così il commissario ad acta per il congresso del Pd in Sicilia, Nico Stumpo, parlando a margine dell’assemblea regionale del partito siciliano, a Palermo, per la ratifica dell’elezione di Anthony Barbagallo a segretario regionale.

«Ci sono stati degli assenti durante tutto il percorso - prosegue - è un problema, un vulnus che ci portiamo ancora dietro. Spero che mettendo in campo la politica e non la discussione interna si possa ripartire. I temi interni sono importanti ma non devono essere sostitutivi del ruolo e della funzione dei partiti. Mi auguro che si possano recuperare le assenze, per un’apertura e per avere, dentro il partito, tutte le voci che servono a rafforzare il Pd nella sua funzione esterna», conclude Stumpo.

Cleo Li Calzi è stata eletta all’unanimità presidente dell’assemblea del Pd siciliano, riunito a Palermo per la proclamazione del segretario regionale Antonhy Barbagallo, al suo secondo mandato. All’assise assenti i dirigenti che si sono opposti alla candidatura di Barbagallo.

«Ci sono diversi assenti, c'è una parte del partito che ha deciso di non partecipare al congresso, noi la rispettiamo e continuiamo a tenere sia la porta aperta sia la mano tesa per la costruzione delle idee e della politica». Così, Anthony Barbagallo, parlando a margine dell’assemblea regionale del partito, a Palermo.

Tra gli assenti l’eurodeputato Giuseppe Lupo e otto deputati su 11 del gruppo parlamentare all’Assemblea regionale: il presidente dell’Antimafia siciliana Antonello Cracolici, il capogruppo Michele Catanzaro, Giovanni Burtone firmatario di uno dei ricorsi sul tavolo della commissione nazionale di garanzia del partito, Fabio Venezia, Mario Gambona, Ersilia Saverino, Tiziano Spada, Calogero Leanza. Assente anche Antonio Rubino, componente dell’assemblea nazionale.

I tre deputati regionali presenti all’assemblea sono: Valentina Chinnici, vice segretario regionale; Nello Dipasquale e Dario Safina.

«Non saranno nè la convocazione dell’assemblea, né la proclamazione di un segretario dimezzato a mettere la polvere sotto il tappeto o, peggio ancora, a cancellare le forzature e le illegittimità del congresso regionale. Anthony Barbagallo, ancora una volta, non ha avuto nemmeno rispetto della commissione nazionale di garanzia, che proprio in questi giorni si sta occupando dei ricorsi sul congresso siciliano e fra qualche settimana si pronuncerà definitivamente». Lo dicono i rappresentanti siciliani delle aree Energia popolare e Left Wing del Pd in merito all’assemblea dei Dem in corso a Palermo per la proclamazione del segretario regionale.

«Si poteva attendere l’esito dei ricorsi prima di fare quest’ennesima forzatura che espone ancora una volta il partito. Se Barbagallo pensa che le questioni politiche del partito siciliano si possono risolvere offrendo, come ha sempre fatto, qualche posto negli organismi si sbaglia di grosso», conclude la nota.

«Oggi è un momento di festa, il Pd è chiamato a ricominciare. La Sicilia ha bisogno di un partito unito, forte e coeso, lo stesso l’Italia: se non recuperiamo in Sicilia credibilità, forza e testimonianza nemmeno nel Paese potremo tornare a governare e vincere». Così la designata vicesegretaria del Pd in Sicilia, Valentina Chinnici, parlando a margine dell’assemblea del partito in corso a Palermo.

«La frattura interna - prosegue - si sana mettendo da parte gli ego e pensando a costruire una comunità democratica: ce lo chiedono la Sicilia intera, il centrosinistra, chi ha bisogno di un’alternativa. Ci vuole un senso di responsabilità forte, mettendo da parte i sentimenti personali e le divisioni e puntando a tutti quei valori che ci uniscono».

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