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Partito democratico in Sicilia, i ribelli attaccano. Il M5S col segretario

Le correnti ostili respingono l’offerta di posti nel partito. Di Paola «chiama» Barbagallo: «Costruiamo il campo largo»

Segretario siciliano Pd Barbagallo

Le correnti ostili del Pd chiudono la porta a qualsiasi collaborazione. Ma è il Movimento 5 Stelle a offrire al rieletto segretario regionale Anthony Barbagallo la più importante legittimazione invitandolo al tavolo per costruire il campo largo in Sicilia e preparare così le Regionali del 2027.

Il day after del congresso è stato come da previsioni turbolento come le giornate precedenti. Le correnti Bonaccini e Orfini, che avevano disertato le votazioni nei circoli in polemica col no alle primarie, hanno contestato la legittimità della rielezione di Barbagallo. Il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro e il deputato Giovanni Burtone insieme ad Antonio Rubino ritengono che a sostenere Barbagallo sia stato solo il 46% degli aventi diritti. Mentre la segreteria regionale conferma che su circa 10 mila votanti a Barbagallo è andato il 77% dei consensi.

La differenza è dettata dal fatto che per orfiniani e bonacciniani il dato di partenza è quello degli aventi diritto (16.500) e non quello dei reali votanti.

Barbagallo a caldo ha teso una mano ai ribelli, che contano fra le loro file la maggior parte dei deputati all’Ars: «Abbiamo rinnovato la classe dirigente, tante e tanti gli under 30 e numerose le donne. Ci sarà tempo per discutere, ritrovare serenità e riavviare relazioni. Sono sempre stato un tipo inclusivo e ricordiamoci sempre che l'avversario da battere è il centrodestra».

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