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Manovra bis, si cambia strategia: ecco come si misurerà la tenuta del centrodestra

Il timore di non reggere al voto segreto ha spinto il centrodestra a cambiare strategia in vista della manovra bis. È stato il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, a suggerire ieri sera a Schifani di limitarsi a votare, dalla prossima settimana, il solo testo base del governo che vale 50 milioni. E stanzia fondi essenzialmente per gli aeroporti minori, per l’internazionalizzazione delle imprese, per gli enti di assistenza ai poveri e per i laboratori di analisi.

Una settimana fa il vertice dei segretari di centrodestra aveva deciso di ritagliare un tesoretto di 25 milioni per sostenere proposte aggiuntive dei deputati della maggioranza. Mentre non c’è un budget per le proposte dell’opposizione e per questo Galvagno, dando per scontato che Pd e 5 Stelle alzeranno il muro dell’ostruzionismo sfruttando le crepe della maggioranza, ha suggerito a Schifani di rinviare la presentazione di tutti gli emendamenti della maggioranza alla manovra ter, prevista già per luglio. Con la promessa che i 25 milioni accantonati ora possano poi perfino aumentare.

Alla manovra bis Galvagno, espressione di Fratelli d’Italia, ha chiesto solo una modifica in aggiunta: 1 milione e 300 mila euro per finanziare i patrocini assegnati dall’assessorato al Turismo guidato dalla meloniana Elvira Amata.. Schifani in serata ha accolto il suggerimento di Galvagno sul rinvio a luglio delle proposte aggiuntive, opponendosi però all’aumento del budget per i patrocini. Teme, il governatore, che questa mossa esporrebbe a proteste degli altri partiti alleati. E vuole per questo motivo evitare disparità.

Va detto che il sospetto trasversale è che alla manovrina bis possano essere agganciate alcune delle norme previste nella riforma degli enti locali care proprio all’opposizione (in particolare quelle che introducono la figura del consigliere supplente e il terzo mandato per i sindaci). Questa riforma stenta ad arrivare in aula malgrado sia pronta da mesi e in questa chiave di lettura potrebbe perfino non arrivare più al voto. Secondo le deputate dell’Ars il motivo sarebbe proprio il tentativo di ostacolare l’approvazione dell’articolo sulle donne nelle giunte.

Resta da verificare se, senza l’ambizione di approvare anche proposte dei singoli deputati, la maggioranza terrà in aula sul testo base. La prossima settimana si inizia a votare e sarà un test di tenuta per il centrodestra.

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