Lettera del presidente Schifani al Giornale di Sicilia: «Non mi lascio intimidire, per i rifiuti serve la svolta»
Gentile Direttore, ho molto apprezzato l’editoriale (pubblicato venerdì col titolo «L’abusato vile protocollo di affaristi e criminali») e la solidarietà e vicinanza espresse nei miei confronti. Le sue parole, nette e senza ambiguità, sono un segnale importante in un momento delicato per la Sicilia. Come avete giustamente evidenziato, le intimidazioni ricevute – telefonate anonime, lettere minatorie – rappresentano il solito copione vile e codardo di chi si sente minacciato nei propri interessi illeciti. Non mi lascerò intimidire. Anzi, episodi come questi rafforzano la mia determinazione ad andare avanti, con senso dello Stato e nel pieno rispetto delle regole, per portare a compimento progetti strategici per la Sicilia, a cominciare da quello dei termovalorizzatori. Apprezzo e sottolineo la coerenza del Giornale di Sicilia, che nel tempo ha sempre sostenuto con lucidità e coraggio la necessità di superare un modello fallimentare fondato sull’abuso delle discariche, spesso al centro di interessi opachi, e di avviare finalmente un ciclo virtuoso dei rifiuti basato sull’innovazione tecnologica, sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto delle normative europee. La mia amministrazione ha scelto di affidare l’iter per la realizzazione dei termovalorizzatori a Invitalia proprio per garantire la massima trasparenza, il pieno rispetto delle norme ambientali e la tracciabilità di ogni singolo passaggio procedurale. In questa direzione si inserisce anche la firma della intesa di vigilanza collaborativa con l’Autorità nazionale anticorruzione e dei protocolli di legalità sottoscritti con i prefetti di Palermo e Catania, finalizzati a garantire condizioni di massima trasparenza e a prevenire ogni rischio di infiltrazione di interessi illeciti e mafiosi nelle procedure e nei cantieri. Ricordo a tutti – a chi mi sostiene, ma anche a chi mi critica – che la mia candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana è nata da una scelta unanime dei leader del centrodestra nazionale e regionale nell’agosto del 2022. Dopo aver ricoperto per cinque anni il prestigioso ruolo di Presidente del Senato della Repubblica, ho accettato con convinzione di tornare nella mia terra non per “svernare” o per occupare una poltrona, ma per mettermi al servizio dei siciliani, con senso di responsabilità, spirito di sacrificio e passione politica. Ogni giorno, da quando ho assunto questo incarico, mi confronto con dossier complessi, annosi, spesso incancreniti da decenni di ritardi e incertezze. Lo faccio con impegno costante, insieme a una coraggiosa squadra di collaboratori che lavora al mio fianco con dedizione e rigore. Non ci sono scorciatoie né bacchette magiche, ma solo una rotta chiara da seguire: quella della trasparenza, della legalità, dello sviluppo sostenibile. So bene che ogni passo in avanti può toccare equilibri consolidati, infastidire chi ha tratto vantaggio da una Sicilia ferma e ricattabile, e generare reazioni scomposte. Ma non è con la paura che si costruisce il futuro. E nemmeno con il silenzio o con l’ambiguità. È con la verità e con il coraggio delle scelte. Andremo avanti, anche grazie a un’opposizione responsabile con cui è possibile un confronto serio e costruttivo sui temi che contano davvero per i siciliani. Non ho interessi personali da difendere né rendite di posizione da tutelare. Solo la volontà di rendere la Regione più efficiente, più capace di liberarsi da vincoli antichi, a volte espressione di condizionamenti ambientali. Andremo avanti. Senza paura. Ora più che mai. * Presidente della Regione Siciliana