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Palermo, sedute che durano pochi minuti e costano come quelle «piene»: stretta sui gettoni in Consiglio

Il presidente Giulio Tantillo: «Non è serio, in Aula di mercoledì e basta». No alle trasferte delle commissioni

Troppi assenti, troppe sedute che si insediano e cadono poco dopo per mancanza del numero legale, troppe riunioni di commissioni al di fuori della sede istituzionale e senza effettiva necessità. Poca produttività a fronte di gettoni di presenza pieni e consistenti (da qualche mese sono stati aumentati) per i quaranta inquilini di Sala Martorana (che sostituisce provvisoriamente la Sala delle Lapidi in restauro). E, a questo conto, vanno aggiunti anche i rimborsi per le assenze giustificate dei consiglieri che l’amministrazione versa ai datori di lavoro privati: che pesano per circa 200 mila euro all’anno.

Il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo, ha detto stop. Ha comunicato in una recente riunione dei capigruppo che dalla settimana entrante convocherà le sedute solamente il mercoledì. Non più due o tre volte alla settimana. Un tema spinoso e ricorrente. Scivoloso e con mille sfaccettature e interpretazioni possibili. Che sicuramente tornerà ad attizzare polemiche e prese di distanza, dispute e scontri.

«A un certo punto - spiega Tantillo - il problema della produttività dell’organo io me lo devo porre. Non si possono convocare sedute che durano mezz’ora. Non mi sembra una cosa seria».

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