
«Abbiamo detto che i quesiti referendari sono anti-storici, riportano indietro le lancette nel tempo. Se penso alle tutele che oggi ci sono, ossia 36 mesi per i lavoratori che vengono licenziati, se noi tornassimo indietro nel tempo quei lavoratori ne avrebbero 24. Credo che un sindacato responsabile sia debba porre le questioni di un nuovo mercato del lavoro che avanza e lo deve fare con gli strumenti della contrattazione e del confronto». Così la segretaria della Cisl nazionale, Daniela Fumarola, a Palermo, a margine del congresso regionale del sindacato in Sicilia.
Più investimenti contro la disoccupazione
«La disoccupazione in Sicilia diminuisce, ma resta il doppio della media nazionale? Bisogna utilizzare tutte le risorse delle quali disponiamo, a partire dal Pnrr, e non bisogna disperdere questo risultato positivo. Bisogna insistere sugli investimenti, che devono continuare a generare nuova occupazione. La Cisl Sicilia propone un patto per lo sviluppo dell’Isola e soltanto sedendosi a tavoli di confronto si possono raggiungere obiettivi per stabilizzare l’occupazione e incrementarla», ha detto Fumarola. «Il lavoro delle donne è un problema che va assolutamente risolto - prosegue - è una risorsa che dobbiamo inserire nel mercato del lavoro, ma bisogna farla anche restare nel mercato del lavoro. Purtroppo una donna su cinque, dopo la nascita del primo figlio, abbandona il proprio posto di lavoro. Rispetto a questo dato - conclude Fumarola - bisogna, attraverso la contrattazione di secondo livello, creare quelle tutele che devono servire alle donne a non rifiutare incrementi di carriera, straordinari, ma, allo stesso tempo, fuori dal luogo di lavoro, bisogna che gli enti locali adottino scelte che vanno nella direzione di più asili nido e servizi alla persona».
«Con i dazi Usa a rischio 55 mila posti lavoro»
«Il tema dei dazi ci preoccupa molto - dice ancora la segretaria della Cisl -, pensiamo che questi novanta giorni, che man mano stanno diminuendo, siano fondamentali per l’Italia e per l’Europa per mettere in atto delle protezioni del lavoro e delle imprese. E noi vogliamo esserci in queste decisioni. Credo però che debbano servire anche per esplorare nuovi mercati, per esplorare nuove situazioni commerciali. Non si deve perdere tempo: guai ad immaginare di fare da soli, perché da soli si rischia di rimanere marginali rispetto all’economia più generale. Dobbiamo essere consapevoli che c’è un grandissimo rischio: la perdita di 55 mila posti di lavoro e di 14 miliardi». . “L’Italia insieme all’Europa - prosegue - deve trovare i giusti rimedi e deve farsi trovare pronta laddove Trump dovesse cambiare idea, perché lui ci cha abituati a partite di poker molto sui generis. Rispetto a questo dobbiamo farci trovare pronti - conclude Fumarola - si uniscano le forze e si trovino soluzioni nell’immediato, ma anche sbocchi nuovi».
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