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Villa Deliella, tutti dicono no anche al progetto museale

Il dissenso della Sovrintendenza espresso dopo il nostro articolo sui lavori per rifare il posteggio. E il Comune boccia l’idea di dedicare lo spazio alla salvaguardia del Liberty

Anche la Soprintendenza dice no. Sull’area del villino Deliella, alle Croci, in Comune arriva una nota di Selima Giuliano, che mette una pietra tombale sulla possibilità - ormai esclusa prima di tutto dal Comune - che diventi anche per un solo anno un’area di parcheggio a pagamento per 70 vetture.

«L’area della demolita villa - scrive la soprintendente - è emblematica testimonianza dello sfregio perpetrato in danno alla città nella nota vicenda del “sacco di Palermo”, speculazione edilizia che ha cancellato in un decennio gran parte del patrimonio storico-architettonico della città». Secondo la Giuliano, il vuoto lasciato dalla villa progettata da Basile «ha assunto il forte valore simbolico per l’intera cittadinanza della ferita culturale inflitta, al contempo è monito civile per le nuove generazioni dell’importanza dei valori culturali da preservare».

Tutti ragionamenti che precipitano nella convinzione che si ritiene «inopportuno l’uso a parcheggio, seppure temporaneo, dell’area, in quanto in contrasto coi principi di tutela e valorizzazione in generale dell’intera città». Ora tutti dicono no, non si può fare.

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