
Un milione e centocinquantamila euro per finanziare otto progetti di messa in sicurezza dei corsi d'acqua nelle province siciliane. La Regione, attraverso l’Autorità di bacino e la Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, ha attivato il finanziamento per la progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche, il recupero e il miglioramento della funzionalità dei reticoli idrografici.
«Utilizziamo al meglio le risorse che il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio ha destinato alla Sicilia – commenta il presidente della Regione, Renato Schifani, al vertice della Struttura contro il dissesto idrogeologico – per la progettazione di interventi che restituiranno la funzionalità dei fiumi e dei corsi d’acqua che presentano maggiori criticità. Abbiamo rispettato la scadenza fissata al 31 marzo, termine ultimo per poter attingere al fondo e, in tal senso, il lavoro di squadra tra l'Autorità di bacino e la Struttura commissariale è stato decisivo. Prevenzione e razionalizzazione delle risorse sono elementi indispensabili nella tutela del territorio».
Le opere finanziate dal fondo sono state individuate dall’Autorità di bacino, diretta da Leonardo Santoro, secondo criteri e modalità prefissati. L’immediata assegnazione delle risorse ha consentito di procedere direttamente con le progettazioni, consentendo alla Struttura commissariale guidata da Sergio Tumminello di dedicarsi alla fase attuativa.
Per quanto riguarda i due progetti di messa in sicurezza del fiume Dittaino, che beneficeranno anch’essi del fondo di Casa Italia, gli Uffici di piazza Ignazio Florio hanno già pubblicato il bando di gara per la progettazione, mentre per gli altri sei si è già conclusa la fase di affidamento dei servizi di ingegneria utili alla progettazione esecutiva.
Le progettazioni saranno finalizzate al ripristino del regolare deflusso delle acque lungo i corsi d’acqua con interventi che prevedano il taglio della vegetazione, la rimozione dei detriti in alveo, la risagomatura e la pulizia degli argini. Dovranno essere utilizzati sistemi che privilegino l’uso di tecniche di ingegneria naturalistica e una riduzione dei tempi di realizzazione per una ottimale sicurezza idraulica dei canali.
I progetti finanziati riguardano i lavori di riefficientamento del fiume Dittaino nei territori comunali di Catenanuova, Centuripe, Castel di Iudica, Ramacca, Paternò, Belpasso e Catania nel tratto compreso tra il ponte sulla Ss192 sino alla confluenza con il fiume Simeto (252 mila euro l’importo della progettazione) e il secondo troncone del fiume Dittaino nei territori comunali di Agira, Regalbuto, Catenanuova e Ramacca nel tratto compreso tra lo svincolo A19 di Agira e il ponte sulla SS 192 di Catenanuova (186 mila euro il costo della progettazione).
Nel Trapanese, invece, fanno parte dei progetti ammessi a finanziamento i lavori di riefficientamento di un tratto del fiume Belice, compreso tra la diga "Mario Francese", già Garcia, il ponte sulla Sp 60, nel territorio di Poggioreale (Tp) e in parte nel territorio di Contessa Entellina, in provincia di Palermo (223 mila euro l’importo per la progettazione).
Sempre nel Trapanese, finanziati i lavori di riefficientamento del sistema del torrente Forgia per 7,2 km nel Comune di Buseto Palizzolo (153 mila euro l’importo della progettazione). Nel Nisseno, partiranno i lavori su un tratto del torrente Rizzuto a Butera (78 mila euro), e i lavori di ripristino della funzionalità idraulica del torrente a valle della via Castelnuovo, nel comune di Resuttano (30 mila euro importo progettazione).
In provincia di Siracusa i lavori di riefficientamento riguarderanno il vallone Benante nel territorio comunale di Lentini (50 mila euro progettazione). Nell’Agrigentino, infine, partirà la progettazione per i lavori di ripristino della funzionalità idraulica del fiume Akragas e del fiume Drago e per un tratto del vallone tra le contrade Borsellino e Santa Lucia nei comuni di Agrigento e Joppolo Giancaxio (54 mila euro l’importo della progettazione).
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