
In Sicilia è sempre più difficile interrompere una gravidanza. Negli ospedali pubblici c’è una grande maggioranza di ginecologi che si dichiarano obiettori di coscienza. Appena il 19% di medici e il 15% di anestesisti, secondo dati che le associazioni di volontariato attribuiscono al ministero, si dice favorevole all’aborto.
Per questo motivo ieri all’Ars è approdato un disegno di legge che prevede la creazione in ogni struttura pubblica di «aree funzionali dedicate all’interruzione volontaria di gravidanza». Sarebbero una sorta di mini-reparti dentro le più classiche unità di Ginecologia. Il testo approdato ieri a Sala d’Ercole è ispirato dal Pd, che lo aveva presentato autonomamente col deputato Dario Safina.
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