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Dissalatore di Trapani, per i 5 Stelle è un miraggio ma Schifani rassicura: «L'Iter è partito»

Per il Movimento 5 Stelle è tutto bloccato, Palazzo d'Orleans invece assicura che l'iter per i bandi è vicino al traguardo

Palazzo d'Orleans a Palermo, sede della presidenza della regione siciliana. ANSA/ RUGGERO FARKAS

Per il Movimento 5 Stelle è tutto bloccato e i dissalatori resteranno un miraggio nel deserto. Palazzo d'Orleans invece assicura che l'iter per i bandi è vicino al traguardo. E così, mentre le piogge danno un po' di sollievo, intorno alle misure anti-siccità si è consuma l'ennesimo scontro.

«La propaganda del presidente della Regione, come le bugie, ha le gambe corte – ha detto la deputata 5 Stelle Cristina Ciminnisi -. Schifani continua a prendere in giro i trapanesi, promettendo soluzioni che sa benissimo essere di difficile realizzazione. Aver prospettato tempi brevi per la riattivazione del dissalatore di Trapani, che si trova in una riserva naturale, senza aver tenuto conto delle prevedibili criticità ambientali, è stata una grossolana sottovalutazione. Non vorrei che ora si tenti di scaricare le responsabilità sui vincoli ambientali invece di ammettere l'incapacità della Regione di trovare soluzioni vere e praticabili».

La deputata trapanese del M5S è intervenuta dopo aver appreso del «recente decreto commissariale, che dà il via libera al dissalatore di Porto Empedocle ma lascia quello di Trapani bloccato in un limbo amministrativo burocratico per la mancanza di alcuni pareri».

E segnala che «nella consapevolezza che una nuova crisi idrica è già alle porte, sono partiti i razionamenti di acqua potabile e decine di milioni di euro che si sarebbero potuti utilizzare per interventi più immediati sulle reti idriche colabrodo sono stati totalmente ipotecati dall'ipotesi dissalatori».

Ma per il presidente della Regione, Renato Schifani, «l'iter amministrativo per il dissalatore di Trapani è in corso e già per venerdì 28 marzo è in programma il rilascio del parere da parte della Commissione tecnica specialistica regionale, mentre per mercoledì 2 aprile il commissario Dell’Acqua prevede di chiudere il procedimento amministrativo con l’approvazione definitiva del progetto e l’affidamento delle opere». Palazzo d’Orléans precisa che «la Regione monitora costantemente l’operato del Commissario nazionale per l’emergenza idrica, che ha in carico la realizzazione dei tre impianti in Sicilia».

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