
La stagione balneare prenderà il via il primo maggio e si concluderà il 31 ottobre. La Regione ha pubblicato il decreto che consente l'apertura di lidi e stabilimenti ma che impone anche ai sindaci di fissare i divieti di balneazione per inquinamento o perché ci sono tratti di costa in cui non è sicuro fare il bagno (porti, foce dei fiumi solo per citare alcuni esempi).
Va detto che non sono pochi i litorali in cui i sindaci dovranno apporre i divieti di balneazione. A Palermo, per esempio, ciò va previsto a Mondello nel tratto vicino al cosiddetto ferro di cavallo e a Barcarello in un'area di 250 metri. E poi, ovviamente, nel litorale che va dal molo Sant'Erasmo al porto della Bandita, al Lido Olimpo. A Ficarazzi divieto nella zona del Solarium, a Bagheria stop ai bagni nella spiaggia Sarelllo e a Prime Rocche. Ad Altavilla Milicia divieto di balneazione al litorale della Bruca e a San Michele. A Santa Flavia bagni vietati in alcuni di tratti di Sant'Elia e Fondachello. E a Trabia risultano inquinati vaste aree all'altezza dello svincolo autostradale.
Sempre nel Palermitano, secondo le analisi condotte dall'assessorato alla Sanità, va posto il divieto in un piccolo tratto della spiaggia Ciammarita a Trappeto, a Isola delle Femmine in un km di litorale in via Kennedy, a Bagheria alla spiaggia Playa, a Cefalù alla Baia dei Sette Frati.
In tutte queste aree l'assessorato ha disposto un costante monitoraggio dell'acqua e dunque la situazione potrebbe mutare nel corso della stagione. La provincia con meno divieti (e tutti in aree poco significative) si conferma quella di Trapani. Seguita da quella di Agrigento. Pochi divieti, e quasi tutti in corrispondenza di porti o foce dei fiumi, anche nel Messinese.
Qui è possibile scaricare il decreto e gli allegati con tutti i tratti di costa in cui è vietata la balneazione.
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