
Il voto è passato quasi inosservato. Perché l’articolo, molto tecnico, è contenuto in un disegno di legge che era nato per salvare le mance promesse dall’Ars e non ancora erogate a enti dello spettacolo e società che organizzano eventi. E tuttavia una norma di poche righe ha l’effetto di fornire uno scudo alla Regione per difendersi dalle cause che gli operai forestali stanno attivando in massa per chiedere indennizzi da decine di migliaia di euro.
L’articolo è il 10 del disegno di legge approvato martedì sera sull’uso dei contributi. E in appena 14 righe zeppe di riferimenti normativi dice una cosa banale quanto essenziale in queste fase storica: i forestali sono operai stagionali. Più precisamente: «Il rapporto di lavoro a tempo determinato del personale forestale è regolato da un contratto a termine stagionale, eseguito in un ristretto arco temporale».
La norma è stata proposta dall’assessorato alle Foreste, guidato dal tecnico di area leghista Salvatore Barbagallo. Ed è, appunto, uno scudo legislativo davanti alla valanga di ricorsi che stanno piovendo sulla Regione da parte dei circa 20 mila forestali siciliani.
Vicenda complicata: una procedura di infrazione dell’Ue ha imposto alla Sicilia di indennizzare chi ha subito un uso continuato e distorto di incarichi da precario.
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