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Palermo, via ai lavori di consolidamento di Monte Pellegrino

Il presidente della Regione Schifani: «Diamo avvio a un'opera storica. Manteniamo l'impegno preso con la città»

«L’avvio dei lavori per il consolidamento delle pareti rocciose di Monte Pellegrino è un traguardo che Palermo ricorderà a lungo e del quale siamo orgogliosi. Abbiamo mantenuto l’impegno preso con i cittadini, ponendo in sicurezza uno dei simboli più importanti del capoluogo. In questo modo, alla salvaguardia della pubblica incolumità, affianchiamo il recupero e la riqualificazione di un’area dal grande valore culturale e naturalistico».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in qualità di Commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, commentando la consegna dei lavori dei lotti A e D per il consolidamento delle pareti rocciose di Monte Pellegrino, avvenuta stamattina. Erano presenti, tra gli altri, Sergio Tumminello, direttore della Struttura commissariale, Salvatore Orlando, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Palermo, Giovanni Provinzano, direttore della Riserva naturale orientata Monte Pellegrino e i tecnici delle due imprese aggiudicatrici.

Nei prossimi giorni si apriranno i cantieri, sotto la supervisione degli Uffici di piazza Ignazio Florio, sia nel versante nord di Monte Pellegrino, che sovrasta la via Annibale, via Annone e il sito archeologico Grotta delle incisioni (lotto A), sia nel versante orientale, lungo l’area che sovrasta l’abitato di Vergine Maria (Lotto D). A eseguire i lavori, nel lotto A il Consorzio stabile Grandi infrastrutture italiane di Catanzaro, per 7,8 milioni di euro, e un consorzio coordinato dalla Valori di Roma, per un importo di 9,4 milioni di euro, nel lotto D.

«Il nostro obiettivo - ha aggiunto Schifani – è il completamento dell’opera di consolidamento su tutti e quattro i versanti interessati e, proprio per questo, abbiamo impegnato risorse finanziarie e umane  adeguate, in collaborazione con il Comune di Palermo e in sinergia con la Riserva naturale orientata di Monte Pellegrino. Aver dato inizio a questa  grande opera di riqualificazione ambientale e di mitigazione del rischio è un passo fondamentale».

Sui lotti B e C – versante nord-orientale da punta Priola sino al complesso residenziale le Rocce, e versante centro-orientale da Torre del Rotolo sino alle pareti sud-est e a nord di Pizzo Monaco – sta per partire la fase del monitoraggio ambientale, propedeutica a un successivo avvio dei lavori.

Da un punto di vista tecnico, le soluzioni previste dal progetto consistono, per quanto riguarda il lotto D, nella collocazione di barriere paramassi a elevato assorbimento di energia, dislocate nei pendii a valle dei costoni lapidei e in interventi di consolidamento o disgaggio dei blocchi in equilibrio instabile, individuati attraverso ispezioni in parete. Si procederà, inoltre, con misure per il consolidamento mediante applicazione di pannelli di funi. La chiusura dei lavori è prevista per il mese di settembre 2026.

Per il lotto A i lavori, che termineranno entro il mese di gennaio 2027, prevedono la collocazione di 5 barriere paramassi, - due lungo via Annone e una a monte del sentiero per la Grotta delle incisioni, una a protezione delle strutture a ovest del costone roccioso su via Annibale, una a protezione delle strutture ad est del costone roccioso su via Annibale. Saranno effettuati, inoltre, interventi puntuali di consolidamento o disgaggio degli elementi lapidei di volumetria superiore a 5 metri cubi, oltre all’applicazione in parete di pannelli di funi.

L’area di Monte Pellegrino è caratterizzata da un livello di pericolosità P4 e di rischio R4, molto elevato, con la sommità delle pareti in esame che varia da un minimo di 320 a un massimo di 400 metri sul livello del mare. Il rilievo montuoso si caratterizza per una situazione di dissesto diffuso delle pareti rocciose, con pericolo per la pubblica incolumità delle aree a valle. La zona ricade interamente all’interno della Riserva naturale orientata ‘Monte Pellegrino’ classificata come sito di importanza comunitaria per la presenza di specie e habitat di elevato valore naturalistico.

Numerosi negli anni i casi di crolli di rocce e gli interventi di somma urgenza a salvaguardia della pubblica incolumità e a protezione delle sedi stradali, delle infrastrutture, delle abitazioni e delle aree alle pendici del monte.

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