![Carmelo Pace e Totò Cuffaro](https://assets.gds.it/2023/05/Cuffaro-e-Pace-1000x600-1-800x600.jpg)
«Ho dovuto, a volte con tristezza, prendere atto che persone che avevano issato nel passato il vessillo etico nei miei confronti e brandito contro di me la bandiera della moralità, essi stessi, nel tempo, questo diritto hanno perso cercando nell’oblio la loro difesa e, ahimè, nel silenzio tardivo, il loro ristoro».
Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc, commenta così le defezioni alla Scuola di formazione politica promossa dal suo partito a Ribera, tra cui quelle del presidente della commissione regionale Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, e del capogruppo del Partito Democratico all’Ars, Michele Catanzaro, che arrivano dopo le rinunce del deputato del gruppo misto Ismaele La Vardera e del coordinatore regionale M5S, Nuccio Di Paola.
«Con grande sofferenza e sorretto dalla speranza ho mantenuto la calma sapendo di dovere avere fiducia nella mia coscienza e non ignorando però i loro giudizi. Ho aspettato, e adesso aspetto ancora, senza preoccuparmi, di attendere e, neppure, di essere oggetto di non buone e ipocrite attenzioni e imponendomi di non dare spazio al risentimento e, comunque, di non ostentare sicurezza, ma necessaria umiltà - prosegue Cuffaro -. Sforzandomi però di dare al mio sogno le sue giuste ragioni sopportando, non con rassegnazione, ma con resilienza di veder le cose in cui credo e per cui ho dato la vita oltraggiate e, però, pronto e con immutata passione a riprenderle e portarle avanti senza farmi condizionare da chi pensa di poter ancora utilizzare, in quello che, nella mia idea, dovrebbe essere un confronto politico, strumenti logori e inappropriati».
«Anche stavolta andremo avanti con l’amarezza della mancata conferma al corso di formazione di uno stimato presidente dell’antimafia regionale e del capogruppo del PD col quale non per poco tempo abbiamo condiviso partito idee e valori. Ma forse è giusto così, i tempi della politica cambiano e ci cambiano - conclude Cuffaro -. Le storie di ciascuno di noi sono punteggiate da verità che sono difficili da uccidere e da pregiudizi e ipocrisie per loro natura effimeri».
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