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Palermo, Imu da pagare: avvisi per mille debitori

L’imposta municipale unica sulle aree fabbricabili: l’amministrazione ripercorre gli ultimi 5 anni e invia gli accertamenti

PALERMO.Ufficio Tributi del Comune a Piazza Giulio Cesare. .Ph.Alessandro Fucarini

Non s'era mai fatto. Perché mai, prima del maggio scorso, si erano approvati i «valori venali» di riferimento per applicare l'Imu (imposta municipale unica) sulle aree fabbricabili, quelle così classificate dal Prg.

Si tratta di zone in cui si può edificare a seconda della destinazione: residenziale, impianti sportivi, insediamenti produttivi, servizi, uffici, attrezzature scolastiche, parcheggi.

Zone che devono essere tassate e non è mai stato fatto, con evidenti ricadute di responsabilità per danno erariale. Finora, insomma erano sfuggite alle maglie del fisco comunale.

L'area delle Entrate e dei tributi ha inviato i primi 1.123 schemi di accertamento per un valore complessivo stimato di tre milioni di euro.

In preparazione ci sono altri tremila atti: alla fine delle operazioni per le casse comunali è stato calcolato che ci sarà un flusso in entrata di circa dieci milioni di euro. Ormai l’amministrazione può tentare di recuperare solo gli ultimi 5 anni, il resto è prescritto.

Tecnicamente, in questa fase, il contribuente ha la possibilità di controdedurre sui valori dell’imposta con una perizia giurata. E cioè, ad esempio, se un fondo è intercluso o gravato da pesanti servitù che lo rendono di fatto inutilizzabile ad accogliere un fabbricato, allora si potrà chiedere l'applicazione di coefficienti più bassi.

L'amministrazione Lagalla nel maggio dello scorso anno ha licenziato la delibera coi valori delle varie zone suddivise in centrale, semicentrale, periferica, suburbana ed extraurbana. Classificazione da cui discende l'applicazione di un coefficiente diverso. È difficile offrire un quadro della tassazione fra un minimo e un massimo perché ci sono molte variabili da considerare. L'obiettivo di giungere a un quantum universalmente accettato è impresa quasi impossibile.

uesto perché, nel caso degli immobili, il valore è dato dalla rendita catastale da cui poi discende l'ammontare dell'imposta. Per i terreni fabbricabili la legge dispone che «il valore è costituito da quello venale in comune commercio, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all’indice di edificabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche».

Certamente non un'operazione fattibile in quattro e quattr'otto. Tanto è vero che s'è dovuta insediare una commissione tecnica di valutazione che ha dovuto, Pino regolatore generale alla mano, produrre le tabelle di riferimento. «Per me è un risultato epocale, perché nessuno in passato era riuscito a individuare e valorizzare le particelle in questione - è il commento di Brigida Alaimo, assessore al Bilancio e ai tributi -. Gli avvisi emessi lasciano la possibilità al cittadino di controdedurre e di presentare le perizie che ovviamente dovranno essere tenute in considerazione al fine dell’applicazione dell’imposta. Quindi non esiste alcuna vessazione nei confronti dei cittadini - conclude la Alaimo - ma una proficua collaborazione con l’utenza nell’interesse di tutti».

Soddisfatta del risultato anche Maria Mandalà, dirigente e capo area dei Tributi: «Risultato storico, direi. Nessuna amministrazione prima d’ora era mai riuscita a far valorizzare queste aree e a far partire gli avvisi di accertamento. Si tratta di un ulteriore tassello che sostiene il piano di riequilibrio del Comune». A questo proposito è utile ricordare che la lotta all’evasione dell’Imu sulle case ha fino a ora portato a un maggiore accertamento di 4,6 milioni. Su una previsione di bilancio di 35 milioni, c’è un importo emesso e accertato di 36 milioni 693 mila euro con 24.206 avvisi emessi.

 

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