Il contributo per abbattere il costo dei mutui raddoppia. E si allunga l’elenco delle imprese che ne beneficeranno. La Regione ha deciso di modificare in modo sostanziale il bando con cui l’Irfis sta raccogliendo le domande per ottenere gli aiuti che abbassano il peso dei prestiti. E ciò comporterà una riapertura dei termini per presentare la richiesta.
È quasi un bando bis, quello messo a punto ieri dal presidente Renato Schifani in un incontro a Palazzo d’Orleans con Iolanda Riolo e Giulio Guagliano, presidente e direttore generale dell’istituto di credito regionale.
Alla base della decisione maturata ieri c’è un monitoraggio che Irfis ha consegnato al presidente sul trend registrato in questi primi giorni di apertura di uno dei bandi più attesi. Si evince che a tre settimane dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande è già stato raggiunto il target di aziende che l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino prevedeva di aiutare. A farsi avanti sono già state circa 4.400 imprese: la previsione iniziale era che a farsi avanti sarebbero state circa 4.500 realtà.
La maggior parte degli imprenditori che hanno già inviato la richiesta ha, però, diritto a un contributo inferiore a quello medio che le simulazioni avevano previsto: un parametro che dipende non tanto dalla grandezza dell’azienda quanto dall’ammontare del prestito chiesto alle banche e soprattutto dal tasso di interesse a questo applicato.
Così all’Irfis è maturata la consapevolezza che i 45 milioni messi sul tavolo dal governo a fine 2024 sarebbero sufficienti a finanziare un numero maggiore di richieste e anche ad erogare un aiuto di importo superiore.
Sulla base di questa analisi il presidente Schifani ha deciso ieri stesso di modificare il bando. E dunque la versione che Irfis pubblicherà a breve prevederà il raddoppio del tetto massimo di aiuto erogabile: si passerà dagli attuali 10 mila euro a 20 mila. Ovviamente non tutte le richieste pervenute e che perverranno avranno diritto al top ma la modifica al bando rende possibile avere comunque più dei diecimila euro previsti un mese fa perché la percentuale di interessi rimborsabile dalla Regione sale dal 30% all’80% e dunque ci saranno molte aziende che si collocheranno nella fascia di aiuti compresa fra i 10 mila e i 20 mila euro.
Incassando così molto di più di quanto possibile fino a oggi.
Inoltre la modifica del bando porta con sé un ampio prolungamento del termine per presentare la domanda: il termine che sarebbe scaduto il 31 gennaio verrà spostato al 4 marzo.
Le modifiche decise ieri dovranno essere approvate dalla giunta. E Schifani prevede che ciò possa avvenire già la prossima settimana. Poi servirà un parere della commissione Bilancio dell’Ars. A quel punto saremo già intorno al 20 gennaio e verrà pubblicata la proroga del termine con le nuove regole per ottenere il contributo. Chi ha già fatto domanda non dovrà rifarla.
«Questo nuovo bando - ha detto ieri Schifani - è una misura concreta e più efficace rispetto a quello iniziale. La percentuale di aiuto del 30% era irrisoria per risultare interessante per le imprese. Al 31 dicembre, infatti, erano arrivate istanze per 15 milioni su un plafond complessivo di 45. Dopo questa verifica ho disposto l'aumento. Questa iniziativa mira a ridurre significativamente il peso degli oneri finanziari sulle aziende, liberando risorse che potranno essere investite nella produttività, nella creazione di posti di lavoro e nell'innovazione».
Nella prima giornata a Palazzo d’Orleans dopo la pausa festiva Schifani ieri ha anche fatto il punto sull’iter che porterà alla pubblicazione del bando per realizzare i due termovalorizzatori a Palermo e Catania. Il presidente ha chiesto di monitorare e verificare il costo delle aree su cui verranno realizzati gli impianti e sui quali sarebbero in corso speculazioni, come riportato dal Giornale di Sicilia nei giorni scorsi. Schifani ha confermato ieri che entro questa settimana dovrebbe essere chiuso l’accordo con Invitalia, che gestirà le procedure fino alla pubblicazione dei bandi per la progettazione degli impianti.
Nella foto Iolanda Riolo, presidente della finanziaria della Regione per le imprese
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