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Sanità, il ministero chiede chiarimenti sugli adeguamenti tariffari delle strutture riabilitative

Il dispositivo per la riabilitazione dopo l'intervento al ginocchio (fonte: MedITtech)

Il ministero dell’Economia ha chiesto chiarimento sulla copertura finanziaria alla legge della Regione che autorizza l’assessorato regionale della Salute, a decorrere dall’anno finanziario 2024, a riconoscere l'adeguamento tariffario alle strutture riabilitative per disabili psico-fisico-sensoriali, alle comunità terapeutiche assistite, alle residenze sanitarie assistenziali e ai centri diurni per soggetti autistici, che applicano i contratti nazionali di categoria, nella misura del 7 per cento a valere sui fondi del servizio sanitario regionale nel rispetto del piano operativo di consolidamento e sviluppo.

A darne notizia è il presidente regionale di Confcommercio Salute Sanità e Cura, Luigi Marano. «Come federazione di categoria - afferma Marano - ci rifacciamo alla sensibilità del presidente della Regione e dell’intera giunta perché una norma che finalmente, con il plauso delle organizzazioni di settore tutte, ha riconosciuto un adeguamento tariffario alle strutture riabilitative trovi applicazione».

«Le aziende coinvolte - ha proseguito Marano - non hanno beneficiato di alcun adeguamento da anni a questa parte e non si può non rilevare che l’aumento in previsione trovi giustificazione nei rinnovi dei contratti collettivi intervenuti in questi anni e nelle dinamiche inflattive che hanno determinato un incremento dei costi ben superiore al 7% previsto dalla norma. Né deve sfuggire che tutte le aziende interessate (micro, piccole e medie imprese) costituiscono quel tessuto connettivo cui, su proiezione nazionale, si deve circa il 50% del nostro export. Da qui il sacrosanto dovere di tutelarne le azioni e consentirne il dignitoso funzionamento in uno con il mantenimento di un elevato setting assistenziale».

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