Ieri di buon mattino il sindaco e il governatore si sono incontrati. Renato Schifani ha ribadito a Roberto Lagalla che per lui non c'è alcun cambiamento in corsa rispetto al vecchio patto che prevede di rinominare Marco Betta alla sovrintendenza del Teatro Massimo. A meno di pressioni romane.
La variabile, infatti, si chiama Ester Bonafede, tornata improvvisamente nella partita (ma forse non era mai uscita) il cui curriculum arrivato per pec nei termini previsti a cura del consigliere del comitato di indirizzo in quota al ministero della Cultura.
Per lei si stanno battendo Matteo Salvini e Claudio Durigon, intervenuti ripetutamente sia su Palazzo d'Orlèans che sul ministro Alessandro Giuli. La ragioni della prudenza di Schifani ci stanno tutte: ha un buon rapporto con Salvini il quale è ministero delle Infrastrutture di cui il governatore ha peraltro bisogno per la nutrita serie di interventi previsti nell'Isola.
Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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