La Reset ha un nuovo contratto di servizio della durata di nove anni e 31 milioni di euro di dotazione finanziaria. La delibera è stata approvata dal Consiglio comunale con 18 voti a favore e 8 astenuti. Alla fine il Consiglio ha ceduto alle pressioni dei lavoratori che oggi si sono assiepati sotto palazzo Comitini (nella foto) sede provvisoria del parlamentino cittadino. Polizia e carabinieri hanno presidiato per tutta la mattinata gli ingressi a Palazzo Comitini. Comunque, non c’è stata nemmeno per un attimo la sensazione che la situazione potesse degenerare. E addirittura quando è stato chiaro che il braccio di ferro si era chiuso a favore del dipendenti della società consortile, la folla si è del tutto dispersa. In serata arriva poi il via libera alla delibera sul contratto da 31 milioni all’azienda che si occupa di diserbo, cura del verde, attività di custodia. Il voto arriva dopo due giorni di polemiche interne alla magggioranza che era entrata in fibrillazione dopo che la consigliera di Forza Italia, Catia Meli, aveva presentato un emendamento sulla pulizia invernale delle spiegge di Mondello non condiviso con la maggioranza. Ne è nato un braccio di ferro che si è alla fine risolto col ritiro del documento.
Lagalla: per i lavoratori prospettive per i prossimi 9 anni
«Con l’approvazione del nuovo contratto di servizio della Reset da parte del Consiglio comunale, che ringrazio, l’amministrazione intende dare risposte più efficaci alla città e mantiene l’impegno con i lavoratori, dando loro nuova prospettiva per i prossimi nove anni. L’obiettivo, in particolare, è tradurre l’intesa delle 40 ore in un aumento delle attività da svolgere a beneficio della città. Rivolgo il mio ringraziamento agli assessori al Verde Alongi e alle Partecipate Alaimo e agli uffici del Comune che hanno lavorato insieme al Consiglio comunale per arrivare a questo nuovo accordo». Così il sindaco Roberto Lagalla.