La nota arriva «a mestiere» in serata, per creare scompiglio. Dà conto di un incontro svoltosi «recentemente» tra il sindaco, Roberto Lagalla, Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè. Di fatto annuncia la nascita di un muovo soggetto politico, con l’avvicinamento del primo cittadino all’Mpa, sebbene in una chiave federativa. Si parla di «liste comuni» alle elezioni, di creare «nuova classe dirigente», di alcuni temi come ambiente, autonomia, sviluppo. Insomma, in sostanza tutto quello che fa un partito.
Il comune denominatore di questi tre cognomi è che sono (con gradazioni diverse), arcinemici del presidente della Regione, Renato Schifani. Non si prendono, cordialmente si detestano. E, infatti, il dispaccio è stato letto, studiato, interpretato anche da Palazzo d'Orleans. I tre rivendicano la loro appartenenza al campo del centrodestra. Ma al contempo sembrano volere avviare un gioco tutto interno a quell'area con la evidente intenzione di creare un contraltare forte, non solo rispetto al governatore e a Forza Italia, ma anche rispetto a Fratelli d’Italia.
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